In attesa del Commissario Prefettizio

Riceviamo e pubblichiamo

IL COMMISSARIO AD ACTA.
Il Commissario ad acta non è il Commissario prefettizio nominato a seguito dello scioglimento del Consiglio comunale per amministrare l’Ente fino all’elezione del nuovo Consiglio e del nuovo Sindaco.
E’ invece un funzionario pubblico, sempre nominato dal Prefetto al fine di emanare uno specifico provvedimento che avrebbe dovuto adottare l’Amministrazione inadempiente.
Nel caso di Crispiano il Commissario ad acta doveva semplicemente approvare ciò che il Consiglio comunale ha bocciato, cioè il riequilibrio del Bilancio 2017, atto indispensabile per continuare la vita amministrativa del nostro Ente, e l’integrazione al Rendiconto 2016. Ciò è stato fatto il 5 ottobre e pubblicati sull’Albo pretorio on-line.
Ma il Commissario ad acta non è entrato nel merito dei provvedimenti.

Non ha valutato se fossero buoni provvedimenti perché non gli competeva.

Li ha approvati così come predisposti dall’Ufficio finanziario del Comune muniti del parere del Revisore, che, nel caso del riequilibrio, pur non esprimendo parere negativo, lo ha corredato di una serie di raccomandazioni, mentre per l’integrazione al rendiconto ha espresso parere positivo con riserva (vedi foto allegate dell’ultima pagina dei pareri).

IL COMMISSARIO PREFETTIZIO.
Il Prefetto a breve nominerà il Commisario che sostituirà il Sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale.
In tale ruolo potrebbe essere confermato lo stesso funzionario attualmente Commisario ad acta, cui va tutto il nostro augurio di buon lavoro nell’interesse di questa comunità, così maltrattata dagli ex amministratori eletti.

Vedremo.
Sta di fatto che a breve Ippolito non sarà più Sindaco.

BOCCIATI.
Il voto sul riequilibrio di Bilancio espresso a 9 consiglieri comunali contro gli 8 rimasti con Ippolito, che ne ha sancito il fallimento politico, era, appunto, un voto politico, al di là del merito del provvedimento.
Ippolito e i suoi devono andarsene perché non hanno più il sostegno della maggioranza dei consiglieri comunali, compresi molti di quelli eletti nella stessa lista.

KIM JONG UN/IPPOLITO
Ippolito e i suoi le stanno sparando sempre più grosse, per far credere che grazie a loro è tutto a posto e che sono i migliori e i più forti.
Invece non è a posto niente.

I conti sono un disastro e non riescono neanche a riscuotere quanto preventivato.

N.B.:
Il richiamo al dittatore nord coreano è una incursione nella satira, per sorridere un po’, anche per non piangere sullo stato del nostro paese.
Per fortuna se ne vanno a casa. #AvantiCosì.

Anzi no, #IndietroTutta.

domenica 08/10/17 –   Paese Futuro