…PER FARE CHIAREZZA
Sul Primo Monitoraggio semestrale del piano di Rientro del Comune di Crispiano la Corte dei Conti si è espressa nel seguente modo: “…dall’esame del primo monitoraggio del Piano di Rientro emerge il parziale raggiungimento degli obiettivi del Piano”.
Con questo comunicato vogliamo, come gruppo Per Cambiare Crispiano, fare chiarezza in quanto spesso da parte di alcuni è più semplice creare confusione che fare chiarezza.
A tal fine, occorre partire dall’analizzare i tre punti attenzionati dalla Corte dei Conti che costituiscono il corpo della deliberazione della stessa Corte, la n. 137 del 5 ottobre 2017.
Partiamo dall’ ANTICIPAZIONE DI TESORERIA.
Nel Piano di Rientro si è dichiarato di raggiungere nel primo semestre di questo anno, pertanto dal 01.01.2017 al 30.06.2017, una riduzione dell’anticipazione di tesoreria.
Criticità che ha creato non pochi problemi all’ente e che parte dal 2008.
Il documento della Corte dei Conti recita: “dall’analisi del primo monitoraggio emerge che l’anticipazione si è RIDOTTA con riferimento al periodo 01.01.2017 /30.06.2017 di € 561.977,68.
Pertanto obiettivo raggiunto.
Il secondo punto oggetto di monitoraggio interessa le ENTRATE TRIBUTARIE.
Si è dichiarato nel Piano di Rientro di riscuotere entrate nel primo semestre 2017 pari a € 2.385.000,00.
La Corte dei Conti in delibera recita: “le entrate incassate al 30.06.2017 sono quindi pari a € 2.357.306,01, IN LINEA CON QUANTO PREVISTO DAL PIANO DI RIENTRO”.
Pertanto obiettivo raggiunto.
Terzo punto oggetto di verifica riguarda la POSIZIONE DEBITORIA DELL’ENTE.
La Corte dei Conti dichiara: “I debiti certi ed esigibili hanno subito una contrazione di € 24.348,92 rispetto ad una previsione di € 287.354,82.
Solo per questa previsione l’organo di controllo parla di “parziale raggiungimento dell’obiettivo prefissato”.
A questo punto per correttezza di informazione occorre precisare che , come da conclusioni al punto 3 della delibera della Corte , non si evince che sul primo monitoraggio abbia espresso parere negativo cosi come dichiarato dal gruppo Paese Futuro , bensì di parziale raggiungimento dell’obiettivo relativo alla riduzione dei debiti, …….la Corte rimanda al 31.12.2017 , data di scadenza del secondo monitoraggio, una più approfondita analisi delle capacità dell’ente di proseguire sulla strada del risanamento che questa Amministrazione ha avviato a partire dal dicembre 2016, data di presentazione del Piano di Rientro.
E’ chiaro che ritornare sul passato e mettere in evidenzia eventuali responsabilità di precedenti amministrazioni e di ex assessori al bilancio non significa che abbiamo scelto la strada dello scaricabarile ma semplicemente continuare a fare politica raccontando la verità dei fatti puntando sempre sulla trasparenza ….per un’unica ragione , i cittadini tutti hanno diritto di sapere.
Pertanto, ricordiamo ancora una volta che le criticità non nascono oggi ma se parliamo di numeri e di bilancio, le criticità partono dal 2008, anno in cui ci fu un ricorso smisurato all’anticipazione di tesoreria ed un importante esposizione debitoria dell’Ente pari a circa € 2.700.000.
La fotografia dell’Ente a Giugno 2013, data di insediamento dell’amministrazione Ippolito era, così come certificato dalla Corte dei Conti, caratterizzata da una grave sofferenza di cassa, fondo di cassa pari a zero, reiterato ricorso all’anticipazione di tesoreria, a cui si accompagnava la mancata restituzione della stessa, importante esposizione debitoria dell’Ente, inefficiente attività di riscossione delle entrate.
Le stesse criticità dell’anno 2013 si sono presentate per l anno 2014 e 2015, esercizi finanziari guidati daal ex assessore alle Finanze Dott. Vito Paciulli, il quale solo a partire dall’agosto 2016 (data in cui veniva sollevata dall’incarico di assessore) ha cominciato a manifestare tutte le sue preoccupazioni.
Un altro passaggio occorre fare. Nel 2010, anno dell’amministrazione Laddomada, la stessa amministrazione fu allertata dello stato precario in cui versavamo gli edifici scolastici, così come da comunicazione di fine dicembre 2010 da parte del funzionario dell’ufficio tecnico che comportò l immediato intervento dei vigili del Fuoco con la conseguente emissione di una serie di prescrizioni che avevano messo a rischio di chiusura le scuole e da lì la successiva chiusura del cinma comunale e dello stadio.
Perché ricordare queste date e questi fatti?
Per non dimenticare che l’amministrazione Laddomada, sebbene consapevole delle criticità esistenti su qugli edifici, come risulta dalle stenotipie dell’allora consiglio comunale, non fece nulla per avviare le procedure ed i lavori per mettere in sicurezza gli edifici pubblici.
La mancata messa a norma ha comportato al momento dell’insediamento dell’amministrazione Ippolito procedimenti penali a carico del sindaco.
Pertanto, tutto ciò ha comportato l’obbligo ma anche il dovere morale di questa amministrazione di impegnare cospicue somme del bilancio comunale per la messa in sicurezza degli edifici comunali che senza ombra di dubbio ha appesantito il bilancio e le casse comunali.
Al di là dell’aver ricordato le criticità in cui versava e versa l’Ente il nostro auspicio è che si possa continuare sulla strada del risanamento dei conti per il bene dell’intera collettività.
Il Gruppo Politico Per Cambiare Crispiano