Costato che diversi crispianesi stanno esternando lo sdegno nei confronti del progetto di recupero delle Grotte del Vallone ci rivolgiamo a Lei Sig. Sindaco, affinché riesca a trovare una soluzione dignitosa per la difesa del nostro patrimonio della Natura, dove ci sono le impronte delle origini del paese. Ci rattrista fortemente che nel Vallone siano stati elusi i principi della Natura Rupestre che attestano la non esistenza di percorsi “definiti” come quelli realizzati con le “chianche,” scalette, staccionate e casette varie. Vergognosamente tali obbrobri snaturano l’ambiente rupestre modificandolo in moderno. Sarebbe bastato accompagnare i progettisti nei luoghi Rupestri per eccellenza (vedi la Città di Matera) essi, si sarebbero resi conto dello sfregio che si sta operando a Crispiano. Saremmo tentati d’invitare lei sig. Sindaco, a indossare la fascia tricolore, attrezzato di piccone e scalpello, per smantellare le chianche del Vallone e le maioliche con i relativi arredi di porcellana, installati all’interno della Chiesa Vecchia. Ci rendiamo conto però, che abbia altri “dissesti” da risolvere, ma, se a tutto ciò, darebbe una svolta morale, anche se qualcuno ha già fatto “ la Frittata con sogni in tecnicolor” forse, si potrebbe modificare e migliorare l’aberrante progetto, con soluzioni civili che restituiscono il luogo a una sostanziale armonia del Rupestre con il Rupestre e la Natura con la Natura. Donare agli occhi di chi osserva, un’armonia della Natura e non un luogo insignificante per cose inutili.
Come lei sa, i Crispianesi si apprestano a festeggiare il Centenario dell’Autonomia, pertanto, le chiediamo di valutare una modesta proposta, per ottenere tramite il Corpo Forestale dello Stato, la fornitura gratuita di 100 piante autoctone di “Phillyrea millenaria sempreverde e di Quercus Ilex“ da piantare (a nido d’api) sul versante sx e dx di via Palermo, in occasione del 14 novembre anniversario dell’Autonomia Comunale. Si creerebbe una protezione naturale e non artefatta. E’ opinione diffusa che si renderebbe quel tratto di strada, unico e decoroso, che tra l’altro ospita il mercato settimanale. La modestissima soluzione eliminerebbe la tracimazione in strada, dell’acqua mista a terra; non ci sarebbe la crescita delle erbacce lungo il perimetro interno del marciapiede; si eviterebbe il facile accesso di bambini o trasgressori dei divieti, attraverso le staccionate e renderle inutili. ( fra non molto si dovranno anche sostituire). Tutto ciò servirebbe a coprire non solo con il proverbiale velo pietoso, ma, di fatto, si doterebbe il Vallone di un luogo rispettoso della Natura che si amalgama con l’ambiente Rupestre. Se lei valuterebbe positivamente la proposta, siamo certi, che farebbe onore a tutti gli attuali abitanti di Crispiano e, maggiormente, al primo sindaco Pasquale Mancini (1920) del quale, riportiamo uno stralcio di un suo discorso: << …l’attuale Crispiano è un paese lindo e dal clima sano, destinato a diventare stazione climatica di Taranto; …Crispiano sente il bisogno di calma e di pace… dopo diciotto mesi della prima amministrazione l’avanzo di gestione è di lire 13451.24… con l’efficacia cooperazione dei valentuomini che mi circondano, mi auguro di raggiungere la meta comune, quando sarà entrata in me la convinzione che le sorti di Crispiano non possono essere più affidate alle mie mani, sarà mio dovere ritirarmi senza rimpianto. (Firmato Pasquale Mancini)>>.
Ass. Culturale “ Qui e Ora Due Occhi Belli Crispius” – Francesco Santoro