lunedì 26 novembre, ore 11.30 | Taranto, Salone degli Specchi di Palazzo di Città
Via Leogrande
conferenza stampa di presentazione
A distanza di un anno dalla scomparsa di Alessandro Leogrande, grande intellettuale del nostro tempo, è necessario superare il dolore e il vuoto della perdita e cominciare ad affrontare i contenuti e il metodo del suo lavoro, costruendo occasioni di approfondimento, confronto e conoscenza, valorizzando il carattere di esemplarità in una città che fatica a cogliere quanto di positivo e di bello nasce talvolta tra le sue mura.
Lunedì 26 novembre, alle ore 11.30 nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città, in piazza Municipio 1 a Taranto, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del progetto Via Leogrande, un percorso di conoscenza degli scritti, degli studi e dell’artista Alessandro da promuovere nella terra in cui è nato ed ha nutrito le sue prime battaglie politiche e sociali divenute esordi letterari di pregio.
Intervengono:
Loredana Capone, assessore cultura e turismo – Regione Puglia
Aldo Patruno, dirigente dipartimento cultura e turismo – Regione Puglia
Fabiano Marti, assessore cultura, eventi e spettacolo – Comune di Taranto
Simona Scarpati, assessore servizi sociali e integrazione – Comune di Taranto
Clara Cottino, presidente Crest
Salvatore Tramacere, direttore artistico Koreja
Tonino De Giorgi, titolare Libreria Dickens
Antonio Mandese, delegato Casa del Libro di Raffaele Mandese
A cura dellla cooperativa teatrale Crest, d’intesa con Teatro Koreja, Libreria Dickens, Casa del Libro di Raffaele Mandese e con il patrocinio morale del Comune di Taranto, il progetto Via Leogrande vuole essere uno strumento concreto per approfondire il pensiero artistico, politico e sociale di Alessandro, ma anzitutto può diventare un’occasione pedagogica, per avviare un percorso di promozione e di formazione intorno alla lettura, mettendo in relazione sinergica la scuola e la biblioteca, le librerie e gli autori, il teatro e la letteratura.
Un nuovo “regalo” di Alessandro a Taranto, una città senza memoria, affinché quella nuova indicazione toponomastica conservi e conquisti nuovo senso in un processo di consapevolezza e ri/conoscenza dei cittadini. Soprattutto dei più giovani.