Corsa al “botteghino” per prenotare il posto al Comunale di Crispiano per assistere allo spettacolo “Icaro caduto” di Gaetano Colella, che sarà presentato, con il patrocinio del Comune di Crispiano, l’8 dicembre prossimo. L’attore e drammaturgo crispianese, vincitore nel 1999 del Premio della Giuria al FanoFilmFestival, vanta esperienze artistiche di rilievo, quale attore nelle fiction “Il commissario Zagaria“, con Lino Banfi, diretta da Antonello Grimaldi (Canale 5), “ Una musica silenziosa”, diretta da Ambrogio Lo Giudice (Rai Uno), “Nebbia e delitti 3”, diretta da Gianpaolo Tescari (Rai Due), “La locandiera” di Goldoni, per la regia di Elena Bucci, nel ruolo del Marchese di Forlipopoli, produzione Lebelle Bandiere CTB, quale attore e autore della puntata pilota de “Cagnara nel colle” sit-com, di Francesco Ghiaccio, quale attore nei cortometraggi “Gabiano con una sola b” di Francesco Ghiaccio, Torino Film Festival, ne “Berenice” di Gianni Giacovelli, ne “Effetto Zeigarni ck” e “Voi così tanti io così solo” di Vito Palmieri e in tante altre produzioni realizzate con il Crest, Lindbergh Teatro, Diablogues e nella radio con i fratelli Gianfranco e Davide Berardi. Il lavoro teatrale scritto e interpretato da Gaetano Colella, che sarà presentato il giorno dell’Immacolata, alle 18,00 e alle 20,30, porta la regia di Enrico Messina, attore, regista e direttore artistico di Armamaxa Teatro, che già aveva diretto Colella nel precedente fortunato spettacolo “Capatosta”.
La storia è nota: Icaro precipita in mare dopo essere fuggito con suo padre Dedalo dal labirinto, a Creta. Le ali artificiali si sfaldano non appena il giovane si avvicina al sole. Il padre disperato, dopo averlo cercato a lungo, si rifugia in Sicilia.
“Icaro Caduto” però è una versione del tutto originale su quello che segue la funesta caduta di Icaro: il ragazzino, dopo lo schianto in mare, non muore. Un pescatore lo raccoglie e lo porta a casa da sua moglie. Qui cresce Icaro, redivivo, in una famiglia pugliese che lo osserva, lo nutre, lo accudisce. Intorno a lui pullula un villaggio di gente curiosa di vedere da vicino com’è fatto un angelo caduto dal cielo. Il suo corpo porta i segni dello schianto, ma la sua memoria è ancora fresca. Che fine ha fatto sua madre che ogni giorno alle porte del labirinto pregava Minosse che gli restituisse il figlio? E dov’è adesso suo padre, il geniale Dedalo che da sempre ha preferito dedicarsi alle sue invenzioni invece che a suo figlio? Icaro non ha dubbi: non appena riuscirà a camminare raggiungerà la Sicilia e cercherà suo padre. “Icaro Caduto” racconta una storia senza tempo: il complesso, delicato e meraviglioso rapporto che lega un figlio a un padre. “Ho immaginato – dice Colella – che Icaro volontariamente abbia cercato di far fallire il progetto del padre, avvicinandosi al sole per compiere un doppio intento: far fallire il progetto del padre ed esprimere finalmente se stesso. Come fanno i figli quando intendono con decisione far comprendere che è il momento di lasciarli andare”. Poi Colella aggiunge che “E’ davvero un enorme piacere per me oltre che una emozione, tornare sul palco del teatro comunale del mio paese, Crispiano. Se ci torno, lo devo alla caparbietà e al lavoro dell’indomabile Michele Vinci, della Compagnia del Velario, e di tutti coloro che hanno sostenuto la rassegna. Sarà per me un piacere riabbracciarvi tutti”
Lo spettacolo, è il quinto appuntamento della Rassegna di Teatro “Città di Crispiano”, curata dalla locale Compagnia del Velario. È possibile acquistare i biglietti presso l’Ideal Bar in corso V. Emanuele, 19 a Crispiano (tel. 380 3413953).
Michele Annese