Il maestro Gino Longo non può essere dimenticato e non sarà dimenticato grazie all’iniziativa della famiglia, condivisa dal Circolo Didattico “Pasquale Mancini”, diretto dalla prof.ssa Brigida Sforza, coadiuvata dall’ins. dott.ssa Tina Lacatena. Domenica 7 luglio, alle ore 9,30, in occasione del primo anniversario della scomparsa, verrà celebrata, in Chiesa Madre, la S. Messa di suffragio, alla quale seguirà, alle ore 10,30 la cerimonia di intitolazione dell’Aula informatica della Scuola, con il taglio del nastro da parte della moglie, la maestra Dina Cipriani.
Saranno presenti, insieme alle Autorità, i docenti della Scuola, l’ex dirigente dott.ssa Anna Sgobbio, la mamma Maria Fumarola, i fratelli Raffaele e Mario, la sorella Cristina, Franco Caleandro ed altri parenti e amici. Gino non si è mai arreso dinanzi alle sue condizioni fisiche, utilizzava prima la bicicletta e poi il motorino per raggiungere i luoghi frequentati. Ha insegnato per oltre 30 anni: l’anno 1968/69 con il Patronato scolastico a Crispiano; gli anni 1969/1972, insegnante supplente a Crispiano (Scuola rurale “Casellone”, bivio Montemesola) e a Montemesola (le due scuole costituivano un unico circolo didattico); l’anno scolastico 1973/74 con il passaggio in ruolo, venne assegnato alla Scuola elementare a S. Paolo di Martina Franca, ove a seguito di visita ispettiva, conseguì la valutazione finale “ottima” del servizio prestato. Dal 1974/1975 sino al 2004 (eccetto l’a.s. 1976/77 che è stato a Palagiano), ha insegnato presso le Scuole “Mancini” e “Giovanni XXIII” di Crispiano. Dal gennaio 1992, su sua richiesta e previa relazione del direttore didattico Giuseppe Mastromarino, nella quale si riconoscono le sue competenze informatiche, in deroga alle regole, il provveditore autorizzò l’estensione dei suoi compiti alla “gestione” dell’aula informatica e alla costruzione di software didattici a supporto di alunni e docenti. Il 17 ottobre 2006 Gino è stato collocato in pensione, dopo aver sperimentato per anni, il progetto di informatica e computer per le quarte e quinte classi. Il progetto, inscritto nella programmazione educativa di Circolo, attuato anche in ore extrascolastiche, aveva come obiettivi: la razionalizzazione di esperienze significative degli alunni nella delineazione logica, conseguenziale o in variante, di momenti e fatti, colti in processi di analisi e di estrapolazione; mobilità dei contenuti; organizzazione logica di nozioni curriculari ed interdipendenza funzionale; simbolismo nell’informazione e possibilità dei simboli in fase espansiva della conoscenza; processi di input-elaborazione-output come base fondamentale di qualsiasi operatività, conoscenza del computer.
Gino ha svolto, altresì, in modo encomiabile, il ruolo di amministratore comunale con l’Amministrazione Giacovazzi e, per diversi anni, di dirigente politico, distinguendosi per la competenza e l’equilibrio gestionale, tant’è che era considerato dagli amici, per la sua abilità e passione di unire e non dividere, un vero e proprio “conzacraste” (conciatore di vasi rotti). Personalmente, ho avuto l’onore, negli 1975 – 1978, di averlo come Assessore alla Cultura, e con lui vennero regolamentati diversi servizi della Biblioteca Civica “C. Natale”; attuati programmi innovativi e promosse iniziative socio-cultuali che diedero grande impulso all’istituzione comunale. Nell’aula, messa a disposizione dalla Scuola, verranno esposti in una bacheca, realizzata dalla locale falegnameria Pi.emy su progetto dell’arch. Paolo Resta, il “Commodore 64” che utilizzava Gino, sue foto, libri e cimeli vari di ex alunni, colleghi e amici, che ricordano la sua preziosa opera. Nella stessa giornata di domenica 7, ha comunicato la dott.ssa Lacatena, si terrà una manifestazione promossa dalla locale Associazione WiFi, alla quale partecipano molti ex alunni di Gino invitati a dare una propria testimonianza durante la cerimonia di intitolazione dell’Aula.
Michele Annese