Prima trasferta in masseria del Festival della Valle d’Itria.
Nello splendido scenario dell’atrio della “Monti del Duca”, messo gentilmente a disposizione dai proprietari Cassese, sono stati presentati, con successo, due intermezzi teatrali napoletani del Settecento: “L’Ammalato immaginario” e “La vedova ingegnosa”. Un omaggio generoso, offerto del presidente Franco Punzi, cittadino onorario di Crispiano, nell’anno del centenario dell’Autonomia Comunale.
Grande partecipazione di pubblico, tra cui il questore di Taranto Giuseppe Bellassai, il sindaco di Crispiano Luca Lopomo, con il presidente del Consiglio Comunale Loredana Perrini e gli assessori Aurora Bagnalasta e Angelo Fragnelli, l’assessore di Martina Franca Antonio Scialpi, gli on.li Gianpaolo Cassese, Alessandra Ermellino e Rosalba De Giorgi.
Al termine della kermesse tutti i presenti hanno avuto modo di apprezzare due prodotti di nicchia del territorio de “Le Cento Masserie di Crispiano”: il finissimo formaggio “Don Carlo”, prodotto in masseria dalla Società Agricola F.lli Cassese, con i raffinati vini del Consorzio di Tutela “Primitivo di Manduria Dop e Docg”, degustati in calici offerti in “tasca” dallo stesso Consorzio.
“L’ammalato immaginario” di Leonardo Vinci (edizione critica a cura di Gaetano Pitarresi, ed. ETS), ha portato in scena l’ipocondriaco. Don Chilone costretto con l’inganno a sposare Erighetta, scaltra vedovella che mirava ad accasarsi per riacquistare un ruolo sociale, sfruttando con abilità le paure dell’attempato coprotagonista.
“La vedova ingegnosa” di Giuseppe Sellitti (edizione critica a cura di Marilena Laterza, ed. ETS), ha avuto come protagonisti il medico improvvisato Strabone, uomo pavido, ma dotato di umorismo e tanto denaro, e la vedova Drusilla, determinata a risposarsi e capace di brillanti trovate teatrali e travestimenti per piegare le resistenze del medico e ottenere l’agognato “Sì”. La musica sapientemente dosata è stata eseguita dalla “Cappella Musicale Santa Teresa dei Maschi”.
Gli interpreti sono Lavinia Bini (Erighetta, Drusilla) e Bruno Taddia (Don Chilone, Strabone). Molto bravi ed esilaranti i due “servi” con la loro mimica.
Michele Annese