La giornata trascorsa con gli studenti, i docenti, le
mamme degli studenti dell’Istituto comprensivo Suore serve di Maria ss
Addolorata di Firenze, è terminata. Porteremo con noi le domande
innocenti dei ragazzi, il loro stupore davanti a tanta bellezza,
sottomessa a tanta ingiustizia. Rimarranno indelebili in tutti noi il
ricordo delle lacrime silenziose degli studenti più grandi e, più tardi,
le domande giuste e attente delle mamme di questi studenti.Oggi
le ingiustizie subite dai tarantini hanno scosso ed indignato i
fiorentini che abbiamo incontrato. La sensazione è questa: “chi vive
nelle città italiane che vivono di turismo, cultura, bellezza, ascolta
la nostra storia incredulo, e l’informazione nazionale, non ha aiutato,
anzi, ha sempre censurato la verità”. Sapete perché questo Istituto ci
ha contattato? Perché tempo fa rispondemmo ad un articolo del quotidiano
“ L’eco di Bergamo “ che naturalmente era a favore della produzione di
acciaio a Taranto. E una professoressa di questo istituto lesse la
nostra risposta, da quel momento la stessa ha approfondito e ci ha poi
invitato. Ringraziamo, quindi la prof. Chiara Cocciarini, e la Preside
Nicoletta Benini, pugliese doc, che ha appoggiato subito la proposta. Ci
dobbiamo affidare al caso, quindi, al messaggio nella bottiglia che
qualche bella anima alla fine trova..anche se un vecchio proverbio
recita “aiutati, che Dio ti aiuta!” E noi ci proviamo in tutti i modi. Domani,
1 Novembre, altri incontri, con le associazioni e i comitati che
lottano contro le grandi opere e in difesa dell’ambiente.
Genitori tarantini Ets