Un’iniziativa teatrale che “assolve” al dovere incessante di rinnovare la memoria di una delle pagine più nere della storia d’Europa. Sarà questo il lavoro che verrà messo in scena domenica 26 e lunedì 27 gennaio in occasione del Giorno della Memoria, alle ore 20, presso il Teatro comunale di Crispiano.
“Tra il filo spinato e l’Eternità” è il titolo di questa
drammatizzazione, liberamente tratta dal libro “Cenere e cielo” della
scrittrice toscana Grazia Frisina, che sarà presente alla
rappresentazione del 26.
Un testo che parla esclusivamente dell’Olocausto dalla parte delle
donne, affrontando un dolore che attraversa tutte le dimensioni della
femminilità. Un punto di vista sul dramma della Shoah diverso dal
solito.
Sul palco si alterneranno diversi interpreti, la maggior parte appunto donne, molte delle quali alla prima esperienza teatrale.
Si tratta di Barbara Agrusta, Sofia Annese, Gabriella Bonino, Giulia
Capuzzimati, Valentina Caramia, Maria Rosaria Carbotti, Cristina
Carnazza, Anna Rita Castronuovo, Rosa Colucci, Anna Convertini, Mariella
De Benedettis, Tiziana Del Giudice, Rita Dell’aere, Dora Fedele,
Doretta Fedele, Gaia Fumarola, Antonietta Greco, Francesca Internò,
Dolores Larocca, Mary Larocca, Raffaella Magazzino, Lucia Marangi, Nada
Scatigna, Liliana Serio, Graziana Stallo, Laura Tagliente, Marina
Torsello, Enzo Bruno, Luca De Lucreziis, Diego Fasulo, Luciano Paciulli,
Marcello Ricci e i piccoli Gioele Colucci, Chiara Fischetti, Cristina
Liuzzi, Federica Liuzzi, Giulio Pisciotta e Gabriele Serio.
La regia è a cura di Tina Lacatena, Luciano De Leonardis e Concetta Vitale.
Collaboratori dell’evento sono la Pro Loco, la Compagnia del Velario, l’Arci e il Comune di Crispiano.
È possibile ritirare gli inviti dal Bar Ideal di Claudio Conserva, in c.so V. Emanuele 21, a Crispiano.