Dichiarazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini
“L’Arcelor Mittal chieda prima scusa e poi riveda le sue decisioni. Gli operai non sono solo un badge da strisciare per entrare nel siderurgico, non sono solo matricole sulla busta paga, sono uomini che prima di tutto hanno bisogno di RISPETTO e, invece, ciò che è avvenuto denota la totale mancanza. L’eccezionale emergenza sanitaria non può autorizzare Mittal a calpestare la dignità di chi la mattina va al lavoro – in un’azienda che ancora non è sicura al 100% anche se il COVID non ci fosse stato – e vede bloccato l’ingresso perché il managment ha deciso unilateralmente di mettere in cassa integrazione ordinaria un migliaio di dipendenti. Senza neppure avvisare, come se i lavoratori fossero un oggetto e non una persona. Un comportamento vergognoso che ho segnalato anche ai vertici nazionali di Fratelli d’Italia perché intervengano anche sul Governo.
“La verità è che sono mesi che l’azienda sembra cercare l’appiglio per andarsene, personalmente ho sempre dubitato della bontà delle intenzioni della cordata, fin dall’inizio avevo auspicato che si voltasse pagina, che ci fosse una sorta di sinergia con la città, il territorio, la comunità tarantina tutta. Ma la sensazione è che siamo caduti dalla padella alla brace!”