Taranto merita l’ennesimo sabotaggio? Il territorio merita queste istituzioni labili, quando si sta facendo di tutto per farlo ripartire? Lo scorso primo settembre, il Presidente della Camera di Commercio di Taranto, Luigi Sportelli, ha diffuso un comunicato stampa in cui espone i rischi e i danni che subiremo se ci sarà l’accorpamento delle Camere di Commercio di Brindisi e Taranto, e in chiusura del comunicato, si rivolge direttamente ai parlamentari e a noi candidati regionali.
Un appello al quale voglio rispondere personalmente.
Anzitutto diciamo che la riforma, così pensata e così frettolosamente promossa, rappresenta un grave danno per il territorio. La riforma renderà più ricchi e forti i territori già ricchi e forti, e andrà a impoverire le realtà periferiche più deboli, danneggiate ulteriormente dall’ormai decennale crisi economica e dalle conseguenze della quarantena.
Inoltre, l’accorpamento delle Camere di Commercio risale al momento in cui si lavorava per ridurre tutti gli enti locali su base provinciale, ma una Camera accorpata comunque andrebbe a interfacciarsi con il doppio delle Province, dei Tribunali, delle Prefetture e degli altri enti. Ciò significa che le lungaggini burocratiche e le perdite derivanti raddoppierebbero, a danno delle economie locali.
Ovviamente, anche quest’ennesimo sabotaggio è giustificato da un’unica parola: risparmio. Il punto è che misure effettive per ridurre le spese sono state applicate già a partire dal 2008, mentre l’accorpamento non porterebbe neanche alla dismissione delle attuali sedi o alla riduzione del personale; piuttosto, saranno gli imprenditori a dover fare ulteriori sacrifici, e sopportare perdite a causa della burocrazia peggiorata.
Ora, io ho personalmente contattato il segretario regionale della Lega in Puglia, l’onorevole Luigi D’Eramo, e ho chiesto la sua personale assicurazione (già confermata!) che la Lega si attiverà in Parlamento per scongiurare quest’ennesimo sabotaggio all’economia tarantina.
E questo solo per cominciare.
Oggi, la Lega rappresenta il principale partito di centrodestra in Italia e promette di ritornare presto alla maggioranza in Parlamento e al Governo. E io do la mia parola fin da ora che, una volta al Consiglio Regionale, farò da anello tra Parlamento nazionale e realtà territoriale.
Ufficio Stampa
Stefano Liuzzi
Candidato al Consiglio Regionale – Lega