Un incontro ricco di spunti quello di venerdì scorso in aula consiliare con Nicola Oddati, Commissario della Federazione del Partito Democratico di Taranto. Molti i temi che sono stati messi in campo dai presenti, principalmente la questione ex Ilva e Leonardo (ex Alenia) di Grottaglie, la sanità, il lavoro, o meglio la mancanza di lavoro, la transizione ecologica, Taranto, il porto, il turismo e sopra tutti le risorse del PNRR, Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, destinate al sud.
Oddati alla richiesta esplicita di precisare in modo netto la posizione del PD sulla questione Acciaierie Italia ha ricordato che il pensiero del PD sul tema è in un documento reso pubblico l’anno scorso.
Chiudere l’ex Ilva è pura utopia, allo stato odierno rimarrebbe ad arrugginire sotto il sole e la pioggia e nessuno spenderebbe un euro per risanare una zona che occupa due terzi della città. Sappiamo di Bagnoli che occupa un’area che è un decimo dell’ex Ilva e che ancora è lì in attesa di essere smantellato.
Ambientalizzare e produrre buon acciaio utile all’Europa e competitivo nel resto del mondo si può? La questione è complessa e le soluzioni difficili, ma il PNRR può imprimere una spinta in avanti nell’ambito del processo della transizione ecologica da tutti auspicata?
Il tentativo della città di Taranto di costruire un’alternativa all’industria con la valorizzazione delle bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche va nella direzione dello sviluppo di un turismo sano e proficuo. Può agganciare l’area jonica e quindi il nostro paese.
I fondi del PNRR per il sud ci sono, sono forse pochi, ma vanno ben utilizzati e occorre fare in fretta; se non spesi sarebbero spostati in altre zone d’Italia o peggio restituiti. Gli amministratori delle città del sud hanno una grande responsabilità, ma anche i cittadini, che non devono stare a guardare ma debbono collaborare e vigilare.
I Comuni saranno chiamati a gestire risorse ingenti provenienti dal PNRR. Ma la capacità di gestione e di spesa dei fondi europei è molto differente tra i Comuni del Centro-Nord e quelli del Sud.
Al fine di evitare questa ulteriore sperequazione sarebbe opportuno prevedere una cabina di regia specifica per i Comuni del Sud, come oltretutto sostenuto dal Presidente Draghi, e rafforzare la loro governance. A questo si aggiunga la situazione drammatica dei Comuni in fase di dissesto o pre-dissesto o di riequilibrio pluriennale, come il nostro, che non possono nemmeno prevedere fondi da destinare alla fase progettuale e propositiva.
Diventa necessaria un intervento correttivo legislativo per poter permettere a questi Enti territoriali di poter accedere ai fondi europei e colmare il gap infrastrutturale che affligge le nostre economie, ingessate dagli anni in cui si è perpetrato il grande inganno della “spesa storica”.
Un’ora e poco più non bastano evidentemente ad esaurire pienamente la voglia di approfondire le questioni, ma qui siamo solo all’inizio di un percorso che si propone di allargare i nostri orizzonti del sapere e la capacità di leggere i fatti e le opinioni, troppo spesso artatamente raccontati dai social con superficialità e spesso falsità.
Il partito vuole tornare ad essere, come è stato in passato, un luogo di incontro, discussione e ricerca. Non si può essere buoni politici improvvisando.
A questo servono le Agorà promosse dal PD. Sono luoghi aperti agli iscritti e non, e un calendario di proposte è già allo studio del gruppo dirigente del circolo cittadino, anche in preparazione del Congresso di Circolo che si terrà nei prossimi mesi.
Il comitato reggente del Circolo PD di Crispiano
Anna Sgobbio
Carlo Carlo Sforza
Capuzzimati Massimo
Valentina Valentina Zappatore