PRO UCRAINA, LA PACE E IL PROGRESSO

La perdita di vite umane, la distruzione di case, di strade e di ponti in conseguenza di disastri ambientali, come può accadere per un forte terremoto, si può anche comprendere perché l’uomo tanto non può fare contro le forze soverchianti della natura. Ma così non può essere per le stragi equipollenti a queste, dovute al folle disegno di un uomo solo, che sta seminando morte e terrore tra la popolazione dell’Ucraina. Difronte alle immagini sconvolgenti a cui assistiamo si resta increduli e costernati.

Per questo, sono sacrosante le sanzioni economiche che l’UE ha inflitto alla Russia di Putin per l’aggressione armata al popolo ucraino. Ciò porta, di conseguenza a modificare le relazioni commerciali con questo Stato, tanto che i Paesi dell’Unione, riuniti in Consiglio a Parigi, sono stati concordi nell’incentivare questi provvedimenti: <<… per eliminare gradualmente la dipendenza dalle importazioni russe di gas, petrolio e carbone… rappresentano un nuovo affondo contro l’economia russa>> (Corriere della Sera del 10.03.22).

Così anche l’industria italiana del settore: <<… ieri l’Eni ha sospeso la stipula di nuovi contratti relativi all’approvvigionamento di greggio e altri prodotti petroliferi dalla Russia>>; e il presidente Draghi ha detto: <<il governo si muoverà il più velocemente possibile sulla diversificazione delle fonti del gas>> (Corriere della Sera del 10.3.22); “non siamo in una economia di guerra, ma bisogna razionare le materie prime” (reti RAI del 11/3/22), e questo fondamentalmente riguarda le fonti energetiche importate dalla Russia.

Combattiamo la nostra battaglia

Inoltre siamo difronte a un Disastro ecologico. Tutto a causa delle esplosioni, di distruzione di automezzi (900 veicoli russi distrutti), di tank e di siti di stoccaggio di materie energetiche e chimiche. “per diversi anni ci sarà contaminazione delle acque e del suolo”: quello ucraino ritenuto il più fertile d’Europa. E’ quanto ha riferito una professoressa dell’Università di Kiev: << la lotta e i miglioramenti ai cambiamenti climatici e al riscaldamento, implica la cooperazione tra le nazioni, la pace e quindi blocca la guerra… questa guerra può compromettere tutto quello che si sta facendo per il futuro del pianeta>> (Presa Diretta RAI 3, 21/03/22).

Dobbiamo, anche noi individualmente e come famiglie, attivare una “Resistenza”,  con gesti di protesta contro il governo russo e di solidarietà con il popolo ucraino, come ad esempio hanno espresso alcune voci di cittadini: << propongo un’azione alla portata di tutti: limitare l’uso del gas per il riscaldamento domestico, per quanto ragionevolmente possibile, onde penalizzare le risorse economiche contro i deliri di onnipotenza del presidente russo Putin… posticipare l’accensione, anticipare lo spegnimento, abbassare di qualche grado il termostato…>>  (Avvenire del 02/03/22, lettere al direttore).

Opportunità per il Progresso

Quello che comunque risparmiamo con queste limitazioni, compensa in parte i rincari a causa di questa aggressione armata. E’ una occasione per eliminare gli sprechi, i consumi superflui. Ancora l’altro giorno, mentre aspettavo il mio turno fuori, per  entrare in un negozio, un giovane che si serviva prima di me, aveva parcheggiato la sua utilitaria con il motore acceso. E’ solo un esempio di cattive abitudini diffuse.

I cambiamenti climatici sono il risultato degli eccessi di questi consumi: i virus, come il flagello del Covid-19, si diffondono più facilmente attraverso l’inquinamento. Ricordiamoci delle immagini riprese dal satellite durante il look down che mostravano con nitidezza la Pianura padana, sgombra dal consueto smog.

<<L’umanità è chiamata a prendere coscienza della necessità di cambiamenti di stili di vita, di produzione e di consumo>> (Papa Francesco, Laudato Si  n.23).

C’è bisogno che il governo metta ai primi posti un piano nazionale di riduzione dei consumi energetici e contro ogni tipo di spreco, attraverso strategie comunicative e incentivi perché la popolazione si senta coinvolta. Non si può delegare in maniera quasi esclusiva la Scuola, nel compito di educare e formare le coscienze per una postura sociale e civile. 

Ogni Comune italiano e le Regioni facciano la loro parte per le reti e gli impianti di propria competenza, e contribuire così alla riduzione dei consumi energetici. Ricordo che nei nostri centri abitati, fino agli anni ’60, l’illuminazione delle strade era ridotta nelle ore notturne dalle ore 23:00. Perché non riattivare questa “antica” ma saggia consuetudine? Soprattutto nelle strade periferiche e di lungo scorrimento, la riduzione dovrebbe essere ancora più marcata.

Se non è bastata la pandemia del Covid-19 e i disastri ambientali a cambiarci del tutto, la solidarietà per l’Ucraina e l’impegno per la pace deve farci ancora più consapevoli della necessità di una Ecologia Integrale, per il progresso dell’umanità, dell’Europa e del Mondo.

Crispiano (TA), 03/04/2022                                                    

Antonio Conte  

( Associazione Agire Politicamente – Rete c3dem )