POVERO COMMERCIO DI CRISPIANO

Al di là delle continue autocelebrazioni social del Sindaco, la realtà di Crispiano è quella di un paese
completamente abbandonato a sé stesso con l’Amministrazione incapace di intervenire per cercare di far
recuperare un minimo di vitalità alla comunità.
Le attività commerciali sono in grande difficoltà e il Consigliere delegato al commercio in Consiglio Comunale (non
al bar …) dichiara testualmente:
– La delega al commercio è la più rognosa;
– I commercianti sono una “razza brutta”;
– Il commerciante crispianese si lamenta e basta;
– Il nemico del commerciante è il commerciante stesso;
– È difficile avere a che fare con queste persone (i commercianti);
– È una delega che sopporto, che non amo.
Se il delegato al commercio che dovrebbe occuparsi di sostenere, incentivare e cercare di mettere in campo tutte
le iniziative possibili per agevolare la categoria fa queste dichiarazioni è evidente che i commercianti sono
destinati a scomparire.
Del resto, lo stesso Sindaco sempre in Consiglio comunale (non al bar …) nel tentativo di giustificare il proprio
delegato ha dichiarato testualmente che: il commercio tradizionale è finito, è morto, non esiste più!
Poi ha elencato le attività che secondo lui possono essere svolte e quali no …
Quindi secondo l’Amministrazione i commercianti crispianesi dovrebbero chiudere tutti e se qualche giovane
decidesse coraggiosamente di avviare un’attività commerciale è meglio che cambi idea.
Nella mente del Sindaco probabilmente il mondo dovrebbe andare avanti solo con il reddito di cittadinanza (tanto
caro ai grillini …) e al diavolo la libera iniziativa e il lavoro autonomo!
Alla luce di queste scandalose dichiarazioni un Sindaco serio dovrebbe innanzitutto chiedere scusa all’intera
categoria e, se il suo delegato al commercio non dovesse immediatamente dimettersi, dovrebbe almeno ritirargli
tutte le deleghe, altrimenti significa che la pensa come lui.
Il Coordinamento cittadino