Considerazioni sulla mostra pittorica di Rosita Achille

Rosita Achille è una concittadina/artista della quale, fino ad alcuni mesi fa, non avevo una conoscenza diretta.
Un giorno, grazie ad un amico comune, mi è stata chiesta la disponibilità della sede della Società, che mi onoro di presiedere, per l’esposizione di una mostra da parte di Rosita.
Con il CdA, abbiamo acconsentito con entusiasmo. Ho ritenuto doveroso visitare, con mia moglie Maria, la predetta esposizione, coincidente anche con la festa patronale.
Nell’occasione, ho avuto modo di scambiare e condividere tanti punti di vista con Rosita, e non solo sull’arte.
L’arte, come il resto della natura, si lascia contemplare; anzi, ti prende il desiderio di toccare le opere, ma toccare non si può. Sfiorare si’!
L’arte e’ come una madre che partorisce sempre figli diversi, sebbene appartenenti alla stessa famiglia.
La pittura di Rosita colpisce non solo per il soggetto, ma anche per il linguaggio: vero motore dell’arte.
L’arte, come la vita, e’ sempre in movimento. Ogni opera d’arte – scriveva il grande Kandinskij – e’ figlia del suo tempo.
Le opere di Rosita sono pennellate che danno voce ai sentimenti collettivi più condivisibili: emozioni che dagli occhi arrivano al cuore.
Grazie Rosita
Francesco Laddomada