A chi giova approvare un documento come il DPP “Documento Programmatico Preliminare” con il solo voto della
maggioranza? Perché si ritiene “già fatto” (solo 3 riunioni on line) e una mera perdita di tempo il continuare a
confrontarsi con la collettività? C’entra il fatto che l’Amministrazione Lopomo, tenti disperatamente di portare a casa
provvedimenti da sbandierare nella ormai sempre più prossima campagna elettorale? Si poteva fare diversamente a
vantaggio di tutti?
Eppure, è evidente, che la distanza tra i cittadini e la politica sta aumentando, come ampiamente dimostrato dal netto
calo di affluenza di cittadini alle ultime elezioni amministrative (es. Taranto), mi chiedo, non interroga i politici della
Maggioranza Lopomo sul perché di tutto questo?
Queste sono solo alcune delle domande che dopo l’esito del Consiglio Comunale del 21 luglio scorso, mi vengono in
mente…
Il DPP è arrivato in Consiglio Comunale mentre la condivisione e partecipazione è mancata totalmente! Solamente 3
riunioni on line e nient’altro, mi fano pensare, che il senso di responsabilità della Maggioranza Lopomo sembra ormai
smarrito. La buona prassi della condivisione sembra far parte di un’altra era politica. Oggi, fra un post sui social e
l’altro, il Sindaco e i suoi consiglieri marciano a tappe forzate, predicando la partecipazione come principio
fondamentale e irrinunciabile e razzolando male, anzi, malissimo visti i risultati.
La partecipazione dei cittadini non si attiva con un semplice click sul mouse; va invece riguadagnata sul campo, con la
pratica, con la credibilità degli attori politici che la vogliono perseguire concretamente, e di certo non può essere
apparecchiata a proprio uso e consumo magari affidandosi a una diretta Facebook, oppure ai post di propaganda di
alcuni Consiglieri Comunali di maggioranza. È tutta qui la partecipazione?
In Consiglio Comunale, più volte ho chiesto all’Amministrazione, di farsi carico di organizzare altri incontri pubblici
per discutere e valutare alcune integrazioni al DPP che a mio avviso avrebbero reso più partecipativo e specifico il
documento da approvare.
Pur essendo pienamente consapevole, che il nostro paese ha bisogno di dotarsi al più presto possibile di un piano
urbanistico generale all’altezza delle problematiche complesse che presenta il nostro territorio, penso, che già da
queste battute il piano debba avere un’anima quanto più possibile caratterizzata e improntata alla “partecipazione e
condivisione” con la cittadinanza. Per questi motivi, il mio voto in Consiglio Comunale è stato CONTRARIO.
Nel frattempo, insieme agli amici del Gruppo GenerAzione Crispiano stiamo preparando un documento con le nostre
osservazioni al DPP, che partono dal rispetto e la conoscenza del nostro territorio. Aspetti fondamentali per una
pianificazione equa e giusta.
Il documento sarà reso pubblico alla cittadinanza.
Dott. Giancarlo Argese
Consigliere Comunale
Gruppo GenerAzione Crispiano