Orbene, beneficenza è fatta per le terre alluvionate di Romagna. E mi piace iniziare con una poesia del conte “Nani” che ha accolto l’evento nel suo Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro, pubblicata nel libro “Nani” dall’editore Giuseppe Laterza.
A pagina 25 si legge: “Le Poesie, le Musiche, le Opere d’Arte sono pietre preziose dell’uomo per l’uomo. E i Poeti, i Musicisti, gli Artisti sono minatori delle anime per le anime”.
Sì, ed è stato proprio così, alle ore 21 di domenica 5 giugno, nel Salone ‘Dall’Osso’, dell’Alexander Museum Palace Hotel, mentre fuori scendeva giù la pioggia, che ha voluto partecipare anch’essa all’evento in modo determinante, costringendolo a svolgersi non sulla Terrazza panoramica come preventivato ma all’interno dell’albergo, come fosse si può dire, in una sorta di prezioso scrigno che ha racchiuso le pietre preziose dell’uomo per l’uomo e i minatori delle anime per le anime.
Così è andato in scena “Il Soffio della Nuova Vita” di Parole e Musica, del quartetto OASI di Roberta Arduini, direttore artistico, voce recitante, autrice dei testi, della scelta e dell’assemblaggio dei brani musicali eseguiti magistralmente dai valenti maestri di musica che completano il quartetto: Paride Battistoni al violino (Orchestra Sinfonica G. Rossini), Jacopo Mariotti al violoncello (Orchestra Sinfonica G. Rossini) e al pianoforte Diego Gaspari, ultimo ma non per importanza, che sono stati, si può ben dire, i minatori delle anime per le anime (https://www.youtube.com/channel/UCF4fCY0CKK4waOAoYx3kSbQ).
E le pietre preziose sono state i testi, le musiche del recital del quartetto OASI, le opere d’arte di cui l’albergo è pieno, come ha voluto il conte, Nani per gli amici (ma si fa presto a diventare suo amico), financo nelle camere, sulle loro porte, nel cuore e nei posti più reconditi dell’albergo, fin nelle sue viscere, facendolo diventare, un hotel-museo, inserito anche nella Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi.
Nomi come Giò Pomodoro, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Sandro Chia, Gino Marotta, tanto per citarne solo alcuni, hanno dato il loro sostanziale contributo per la realizzazione di questa performance permanente, come ama definire l’albergo il proprietario Nani, personalità particolarissima ed eclettica, scrittore, poeta, pittore e scultore, protagonista della vita culturale pesarese (https://www.alexandermuseum.it/).
Tanto che una di queste opere d’arte, “Gli Angeli” di Davide Dall’Osso, lo scultore della trasparenza, nel salone al piano terra che ha preso il suo nome, ha fatto da cornice al quartetto, come si vede nella foto, abbellita ancor di più dalla magica illuminazione di Franz Valentini del Musicstore di Pesaro, che ha voluto contribuire in questo modo all’evento.
“Non posso che ringraziare tutti i presenti, il caro conte Alessandro Nani Marcucci Pinoli per aver accettato subito con altruismo la mia idea di beneficenza facendola rientrare nel suo progetto ‘La rivoluzione del buon esempio’ in un luogo da sogno, con la scultura ‘Gli Angeli’ che ci ha fatto da cornice, opere d’arte ovunque e alla fine dello spettacolo, abbracci disarmanti, complimenti commossi dei quali non ci si abitua mai. Credo che un artista abbia il dovere e la responsabilità sociale di donare speranza, di dispensare una via di uscita. Anche quando lui stesso si trova all’inferno. Se ci pensiamo il compito dell’artista è quello di trovare la bellezza, soprattutto nella sofferenza, perché credo che in ogni ferita ci sia un germoglio. Quindi mi è venuta subito l’idea di uno spettacolo di beneficienza per tenere fede alla mission di OASI” ha riferito Roberta Arduini al termine del recital.
Tra i tanti commenti positivi alla fine dell’esibizione, abbiamo voluto raccogliere i seguenti che rendono bene l’accaduto.
Vito Piepoli