I Diritti delle Donne sono Diritti Umani
#GenerazioneZeta. Il confronto e lo scontro per una cultura del rispetto
16 Days of Activism to End Violence Against Women è una campagna internazionale annuale contro la violenza di genere che ha inizio il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e si protrae fino al 10 dicembre, Giornata internazionale dei Diritti Umani. È stata adottata da diverse organizzazioni femminili internazionali, fra cui UN Women, Soroptimist e Zonta Internazional, per sensibilizzare la società civile, favorire provvedimenti volti all’eliminazione della violenza di genere e al rispetto dei diritti delle donne e delle ragazze in quanto diritti umani. Sensibilizzazione e prevenzione richiedono una corretta comunicazione, percorsi di formazione e, soprattutto, di educazione al rispetto adeguati. La scuola può e deve fare molto in termini di formazione e prevenzione attraverso attività e progetti su temi quali la parità di genere, cui fa riferimento il Goal 5 dell’Agenda 2030 dell’ONU, la diversità, l’affettività, volti altresì all’acquisizione di comportamenti responsabili e scelte consapevoli da parte dei ragazzi e delle ragazze. A tal proposito l’Istituto comprensivo “Francesco Severi”, diretto dal dirigente scolastico Sabrina Lepraro, in occasione dei 16 Giorni di Attivismo ha inteso mettere in campo due iniziative importanti sui temi della violenza di genere e dell’educazione al rispetto, entrambi rivolte alle classi seconde della scuola secondaria di primo grado.
I Diritti delle Donne sono Diritti Umani è il titolo del progetto interdisciplinare curato dal Dipartimento Altri Linguaggi, che vede coinvolte le discipline Arte e Immagine, Musica e Scienze Motorie. Dopo la preparazione svolta durante le ore curricolari, la performance finale del progetto si terrà il 5 dicembre nell’area outdoor del plesso Severi con una manifestazione durante la quale saranno ricordate le atlete vittime di discriminazione Alfonsina Morini (1891-1959), Trebisonda Valla (1906-2006), Kathrine Switzer (1947), Samia Yusuf Omar (1991-2012). In forma di flashmob alunni e alunne seguiranno un percorso lungo il quale realizzeranno coreografie sulle note di brani scelti ad hoc, fra cui Respect di Aretha Franklin, Woman di Neneh Cherry, No, Woman no cry di Bob Marley; si troveranno infine davanti al Muro dell’Indifferenza costruito con scatole di cartone che, simbolicamente, ragazzi e ragazze abbatteranno insieme. Ideato dai docenti Angelo Cisternino e Angela Storelli per la parte narrativa e coreografica, realizzata con la collaborazione del collega Antonio Lasso, il progetto vede coinvolti i docenti Carmelinda Coccioli e Mariangela Martellotta per le scenografie, Davide Fornaro e Gabriella Fumarola per la guida all’ascolto dei brani musicali a commento dei vari momenti del flashmob, dei docenti di strumento Alessio Barbera, Velia Benegiano, Tiziana Giannelli e Andrea Semeraro per l’esecuzione orchestrale della colonna sonora di Forrest Gump a cura delle classi seconde ad indirizzo musicale.
La seconda iniziativa messa in campo dall’istituto Severi riguarda il progetto dal titolo #GenerazioneZeta. Il confronto e lo scontro per una cultura del rispetto, rivolto a due classi seconde della scuola secondaria di primo grado. L’attività è proposta da Zonta Club Taranto operante nel territorio ionico dal 1977. Zonta Club Taranto, uno dei 1100 club di Zonta International, associazione femminile di servizio presente in 62 Paesi, fin dal 2013 ha avviato nell’ambito della campagna Zonta Says NO to Violence Against Women, un progetto educativo che ad oggi conta la partecipazione di oltre duemila studenti delle scuole secondarie della provincia e ha come obiettivo l’orientamento alla conoscenza di sé e dell’altro da sé, partendo dai luoghi primari del vissuto quotidiano degli adolescenti: famiglia, scuola, amicizie. Il progetto sarà avviato il 7 dicembre presso l’aula teatro della scuola Severi e si articolerà in più incontri tenuti dalla criminologa avv. Antonella De Marco e dalla psicologa dott.ssa Graziana Calò.
Per l’I.C. “Francesco Severi”
Prof.ssa Gabriella Fumarola