Nel nostro sistema di sviluppo economico di tipo consumistico, il settore della pubblicità è venuto ad occupare un posto di primo piano, sempre più in maniera invasiva, oltre ad essere pervasiva per natura.
Negli spazi urbani, soprattutto nelle grandi città, il fenomeno è dilagato senza freni con “inseminazione” di supporti metallici e di lamiere nelle strade, culminante nei mega tabelloni.
Talvolta l’impianto di tabelloni e cartelli pubblicitari è frutto di concessioni alquanto discutibili, per il labile criterio dove questi poi vengono posizionati; c’è anche abusivismo.
Raramente la disposizione di questi è discreta e rispettosa dell’equilibrio armonico del luogo.
Spesso con la loro sagoma alterano e impediscono la visuale, chiudendo scorci di valore paesaggistico e storico. <<La repubblica… Tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico della Nazione…>> (art. 9 Costituzione italiana).
Crispiano non è estraneo a questo fenomeno: da alcuni anni si va sempre più riempiendo di insegne pubblicitarie di ogni grandezza. Sono strutture fisse che hanno modificato “brutalmente” e di colpo lo spazio solito e familiare, che i cittadini erano abituati a vivere e attraversare in maniera rassicurante.
A Crispiano ci sono pannelli pubblicitari non utilizzati; mega tabelloni dove la pubblicità resta affissa per mesi anche dopo la conclusione dell’evento che annuncia: pali, supporti e telai arrugginiti di spazi vuoti che non servono più e deturpano l’ambiente urbano.
<<Ci sforziamo di adattarci all’ambiente, e quando esso è disordinato, caotico o saturo di inquinamento visivo e acustico, l’eccesso di stimoli mette alla prova i nostri tentativi di sviluppare un’identità integrata e felice>> (Papa Francesco, Laudato Si’ , 147).
Una città funzionale e bella
Se ne parlato nel dibattito pubblico per il Piano Urbanistico Generale (PUG), precisamente un anno fa. <<Un piano di rigenerazione urbana per connettere luoghi e persone>>, <<Il paesaggio come ecosistema urbano>>: sono alcuni temi discussi nella Sala Consigliare con i cittadini e i rappresentanti dei tecnici e delle istituzioni provinciali e regionali.
E ciò nonostante si continua a concedere la … piantumazione di nuovi supporti pubblicitari.
Bisogna invece rendere più facile e immediato, attraverso segnaletica verticale in procinto delle rotatorie e agli svincoli, le indicazioni stradali dei siti di interesse pubblico del nostro Comune e le direzioni verso tutti i Comuni limitrofi e città capoluogo principali.
Piantiamo alberi invece di tabelloni
Se vogliamo una “Città bella”, come recita il titolo di uno di questi incontri sul PUG, piantiamo alberi e non pannelli pubblicitari ingombranti, che inquinano la visuale e intralciano pure i camminamenti pedonali.
Curiamo il verde pubblico e scegliamo le piante con un criterio professionale, non con piantumazioni dettate dalla moda e mancanza di buon senso (vedi i filari di ulivi giovani trapiantati in città). Facciamo una manutenzione degli alberi ad arte e decoriamo le strade con alberature dove non sono di intralcio.
Amministrare con oculatezza lo spazio pubblico in cui si vive ogni giorno, significa renderlo il più possibile a dimensione umana: accogliente, ordinato e funzionale.
<<E’ necessario curare gli spazi pubblici, i quadri prospettici e i punti di riferimento urbani che accrescono il nostro senso di appartenenza, la nostra sensazione di radicamento, il nostro “sentirci a casa” all’interno della città che ci contiene e ci unisce…>>. (Papa Francesco, Laudato Si’ n. 151)
Quello di saper coniugare le esigenze commerciali e pubblicitarie di una comunità con l’assetto urbano, non è una questione meramente burocratica, ma prevalentemente politica.
Quella politica della città che si sforza di avere una visione attenta a non alterare l’ambiente del centro abitato e i siti di interesse storico e architettonico presenti; scevra dal carattere ideologico per l’arredo degli spazi urbani; dotata di conoscenze, competenze e buon senso per poter realizzare il meglio.
Crispiano (TA) 23/04/2024 Antonio Conte
( già amministratore e consigliere comunale )