Incontro educativo rivolto alle classi terze della scuola secondaria di primo grado
dell’I.C. “F. Severi-Mancini”
Educare alla Legalità è una mission che le scuole di ogni ordine e grado sono chiamate a perseguire attraverso azioni costruttive e momenti di riflessioni che hanno medesimi peso e importanza in tutto il territorio nazionale. Per svolgere una efficace azione educativa è tanto utile quanto necessario creare occasioni di incontro e formazione capaci di sollecitare le coscienze in crescita, indurle a sviluppare un senso critico verso ogni forma di mancanza di rispetto della convivenza civile, dei diritti e della libertà di ogni singola persona; a imparare a discernere il bene dal male, a saper operare scelte consapevoli e diventare cittadini attivi e responsabili. Partendo da queste premesse, a conclusione del progetto realizzato dal Dipartimento di Lettere e Religione sulla Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, l’Istituto comprensivo “F. Severi-Mancini” ha inteso offrire agli alunni e alle alunne delle classi terze della scuola secondaria di primo grado una ulteriore e importante occasione di educazione e formazione sul tema della Legalità con un incontro di alto profilo sia per l’autorevolezza degli ospiti sia per lo spessore dei contenuti.
L’incontro dal titolo Vivi la Memoria promosso con il patrocinio del Comune di Crispiano, in collaborazione con Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – associazione nazionale presieduta da don Luigi Ciotti –, si è svolto il 2 aprile scorso presso il Teatro Comunale alla presenza dell’avvocato Remo Pezzuto, referente di Libera sezione di Taranto, della signora Titti Basile, sorella del Capitano dell’Arma dei Carabinieri Emanuele Basile vittima di mafia, della dirigente scolastica dott.ssa Sabrina Lepraro, del sindaco Luca Lopomo e di una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri composta fra gli altri dal capitano Antonino Bruno Lanza della Compagnia dei Carabinieri di Massafra e dal luogotenente Paolo Fago comandante della Stazione Carabinieri di Crispiano.
L’incontro, dettagliatamente preparato e moderato dalla professoressa Rosanna Elettrico, è stato impreziosito dal ricordo di sette vittime innocenti di mafia, affidato a sette alunne e alunni in rappresentanza delle proprie classi, che hanno raccontato le drammatiche vicende attraverso presentazioni power point, sintesi delle attività didattiche svolte durante il progetto.
“Quest’anno la XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che si è celebrato a Trapani il 21 marzo – ha spiegato l’avvocato Pezzuto -, aveva come slogan Il vento della Memoria semina Giustizia. Attraverso la memoria delle vittime innocenti di mafia e l’impegno dei tanti familiari che operano all’interno dell’associazione Libera cerchiamo di promuovere nelle scuole e nella società tutta i valori della giustizia sociale, della giustizia ambientale, della legalità democratica. Attraverso la partecipazione come attiviste e attivisti, cerchiamo di porre l’attenzione anche sul territorio di Taranto a tutte quelle forme di illiceità, ovvero, la criminalità organizzata, la corruzione, a quei fenomeni allarmanti come il bullismo all’interno delle scuole, che vanno contrastati attraverso il valore dell’etica, della morale e della corresponsabilità, come ripete sempre don Luigi Ciotti. Ognuno di noi insieme agli altri è responsabile della società in cui vive, se siamo consapevoli di questo possiamo porre le basi per una società migliore”. Durante il suo intervento ha affermato, inoltre, che “le mafie si insinuano dove c’è povertà economica, ma soprattutto dove c’è povertà educativa. Fare memoria vuol dire ricordare le vittime innocenti di mafia, tra questi, ci sono tantibambini, alcuni ricordati il 21 marzo scorso a Trapani. Ogni anno Libera abbraccia le tante persone toccate dal dolore della perdita di cari e familiari. Don Luigi Ciotti ripete spesso: non dobbiamo celebrare, ma dobbiamo praticare la Memoria”.
Un momento particolarmente intenso durante l’incontro si è avuto con la toccante testimonianza di Titti Basile che ha catturato l’attenzione della platea studentesca con il ricordo di suo fratello, il capitano Emanuele Basile “un bravo investigatore che, dopo Sestri Levante, fu inviato in Sicilia, a Monreale, dove trovò un clima ostile. Veniva evitato anche dalle persone oneste, perbene – ha raccontato la signora Titti -, ma Emanuele non si è mai scoraggiato. I valori di onestà, di umiltà che aveva respirato nella sua famiglia d’origine, lo hanno sempre spinto a perseguire onestamente il suo dovere, a mostrarsi disponibile verso i più umili, smuovendo intorno a sé una mentalità radicata e omertosa perché assecondata alla malavita. Fu ucciso nel giorno del santo patrono di Monreale, dopo aver preso parte ai festeggiamenti, mentre tornava a casa”. Poi, rivolgendosi agli alunni e alle alunne Titti Basile si è soffermata sul valore della testimonianza. “Portare esempi con quello di mio fratello Emanuele vuol dire vivere fino in fondo ciò in cui si crede. Questo è un insegnamento importante perché nella vita le strade sono solo due: quella del bene e quella del male, non c’è una zona franca. Siamo qui con questi esempi perché vi viene chiesto di fare bene il vostro dovere, innanzitutto studiando, poiché chi sa può operare scelte consapevoli, può distinguere il bene dal male. Una persona che rimane ignorante, invece, è facilmente manovrabile da chi cerca di prevaricarla. L’istruzione e la cultura sono fondamentali”.
Al termine delle preziose testimonianze, sul palco del teatro si sono alternati la dirigente scolastica Sabrina Lepraro, il sindaco Luca Lopomo e il capitano Antonino Bruno Lanza per portare ai ragazzi anche il loro messaggio educativo sull’importanza della Memoria civile. L’incontro si è concluso con un omaggio musicale di una rappresentanza delle classi ad indirizzo musicale.
Per l’I.C. “F. Severi-Mancini”
Prof.ssa Gabriella Fumarola
Musicista, Giornalista pubblicista e Critico musicale
