Sabato 2 Aprile il Consiglio Comunale, su proposta dell’Assessore al Bilancio, finanze e tributi Dott. Vito Paciulli, ha approvato il” Regolamento di aiuto alle fasce deboli per il pagamento di tributi comunali con la forma del baratto amministrativo”. Quindi anche a Crispiano sarà possibile saldare debiti nei confronti del Comune fornendo una propria prestazione lavorativa di pubblica utilità, integrando il servizio già svolto direttamente da dipendenti e collaboratori comunali L’iniziativa è rivolta a coloro che si trovano nelle seguenti condizioni: abbiano perso il lavoro per licenziamento; abbiano avuto una consistente riduzione dell’orario di lavoro; siano in cassa integrazione ordinaria o straordinaria o in mobilità; non abbiano visto rinnovati contratti a termine o di lavori atipici; abbiano cessato attività libero-professionali o d’impresa. L’importo massimo compensabile è di euro 300,00 a fronte di moduli lavorativi di 6 ore del valore simbolico di euro 50,00. Le attività svolte dai destinatari del Baratto Amministrativo saranno finalizzate alla cura ed alla manutenzione di aree e di immobili pubblici. A titolo semplificativo gli interventi potranno riguardare: lavori di piccola manutenzione degli edifici comunali; manutenzione, sfalcio e pulizia delle aree verdi; sfalcio e pulizia dei cigli delle strade comunali; pulizia dei locali di proprietà comunale; manutenzione dell’arredo urbano. Gli interessati potranno presentare apposita domanda entro il 31/05/2016. Soddisfatto l’assessore Paciulli che parla di un altro importante obiettivo raggiunto da questa Amministrazione che in questo modo continua a dare risposte ai cittadini con fatti concreti e sempre con la massima attenzione verso le fasce più deboli. Purtroppo questo interessate strumento, che si aggiunge al Servizio civico ed all’utilizzo dei voucher per piccoli lavori anche per conto dell’Amministrazione, è stato votato solo dalla maggioranza, mentre la minoranza si è astenuta. Crispiano, lì 04/04/2016 La segreteria dell’Assessorato al Bilancio, finanze e tributi
Fonte: Dott. Vito Paciulli
