“Territorio delle cento masserie”, “Città delle cento masserie”, sono slogan che spesso sentiamo evocare, specie in questo periodo di celebrazioni dell’autonomia comunale, auspicando una maggiore presenza di forestieri, ma anche di trattenere i crispianesi, molti dei quali amano trascorrere serate in altre località. Un legittimo auspicio che va supportato con la valorizzazione del territorio e la promozione di iniziative di rilievo, programmate, coordinate e realizzate dagli enti locali con il concorso di operatori economici, associazioni ed organismi turistici vari. Vi sono poi aspetti che non possono essere ignorati, rilevati dai cittadini, pur in presenza della nota situazione debitoria del Comune. L’ambiente, giustamente tanto decantato, continua, nonostante le segnalazioni, a mostrare discariche di pneumatici, di eternit e di suppellettili di ogni genere ( per citare alcuni luoghi, Monte Termite, nei pressi del passaggio a livello, Belmonte, nei pressi della cabina Enel e nella zona Pentimarossa), strade al buio e aeree pubbliche non attrezzate. Di queste ultime desidero parlare ora, considerando la solita storia che non ci sono soldi e che abbiamo il debito lasciato dalle precedenti amministrazioni (un motivo per chiedere pagamenti di tasse, anche a chi le ha regolarmente pagate, creando disagi ai cittadini agli sportelli, che non si giustificano pur in presenza delle preventive scuse “per eventuali possibili errori”).
Trattenere i cittadini in paese significa anche curare l’arredo urbano e attrezzare le aeree pubbliche, specie per i bambini e gli anziani. A Crispiano si ha la fortuna di avere la villa Falcone in centro, la villa Montegrappa in zona “Africana”, Piazza della Libertà, il parco S. Maria Goretti e il parco Carlo Pagliarini. Intanto diciamo che nessuno di questi ha un gabinetto efficiente, tranne S.Maria Goretti che funziona a giorni alterni, e che vanta l’altalena per disabili, grazie all’iniziativa di solidarietà messa in opera dal Movimento 5 Stelle. Però si notano in alcune di queste strutture vuoti assoluti, per la mancanza di giochi per bambini e panchine, magari con piani di appoggio, per fare la partitina a carte, mentre nelle due, “Falcone” e “S. Maria Goretti”, i bambini si affollano in attesa del proprio turno ai pochi giochi che ci sono, e gli anziani, ma anche i genitori, che non portano la sediolina da casa, cercano invano una panchina libera; spesso viene utilizzata impropriamente l’altalena per disabili. Già altre volte queste situazioni sono state fatte rilevare all’Amministrazione, suggerendo di favorire sponsorizzazioni di operatori economici, associazioni, ma anche sottoscrizioni per dotare, laddove mancano, e incrementare dove sono insufficienti, almeno i giochi e le panchine. La partecipazione dei cittadini auspicata dal Comune è anche questa, per cui chi volesse contribuire, con una sponsorizzazione anche modesta, comunicasse al Sindaco la disponibilità per avere indicazione sulle procedure da seguire.
Michele Annese