Lunedì 26 ottobre p.v., alle ore 18,30, presso l’Aula Magna del liceo “Moscati” di Grottaglie, diretto dalla prof.ssa Anna Sturino, Carmen De Stasio presenterà a studenti e docenti la sua ultima fatica letteraria, “Come raccontare LA MAGIA DELLE PAROLE”, Edizioni Arianna. Impegnata da molti anni in ricerche relative ai processi artistici e letterari contemporanei, l’autrice è saggista e critico, oltre che redattrice di soggetti, curatrice di mostre pittoriche e di cataloghi di settore, e relatrice in conferenze presso Università e licei. Carmen De Stasio si cimenta con l’arte del racconto, proponendo un lavoro di grande complessità, in cui la significatività delle tematiche affrontate viene quasi surclassata dall’abilità linguistica e stilistica. “L’incontro” ‒ sottolinea la prof.ssa Sturino – “aperto a tutto il territorio, intende offrire agli alunni del Moscati la possibilità di stabilire un confronto diretto, dialettico e costruttivo con un’autrice contemporanea, nota a livello nazionale per i suoi interessi artistici e letterari.” “Una sorta di onda sonora, un respiro molto simile a quello della poesia”: efficace ed immaginifica la definizione data da Franca Alaimo alla prosa di Carmen De Stasio, una prosa che, tra echi futuristi e richiami alla narrazione di Virginia Woolf, si sviluppa in quarantadue racconti molto diversi tra loro, ma che hanno la comune matrice di una sensibilità tutta femminile capace di osservare volti, luoghi e sentimenti e renderli visibili attraverso le parole. Emerge con evidenza, difatti, l’intento di riscoprire non solo la “magia” delle parole, ma anche le coloriture, le sfumature, le raffinatezze, la precisione, la vaghezza, insomma, in una sola parola, la bellezza dei nostri linguaggi, che danno forma e contenuto alle nostre esperienze di vita. In un mondo in cui ormai la parola diventa sempre più limitata e limitante, in cui la povertà e banalità della lingua parlata e scritta vengono spacciate per essenzialità, i racconti di Carmen De Stasio aiutano ad apprezzare la meravigliosa ricchezza delle parole, offrendo nuove prospettive per una vera e propria riscoperta della nostra lingua. Tra un viaggio e l’altro, tra città diverse, tra paesaggi estivi e notturni, tra un esotismo senza tempo e una prossimità cronologicamente riconoscibile, tra strade e case, tra aeroporti ed orfanotrofi, i racconti si dipanano in un percorso a tratti fiabesco, scandito da sostantivi, verbi, aggettivi mai banali, dal grande potere evocativo che, con una affascinante connotazione musicale e persino onomatopeica, sortisce sempre l’effetto desiderato, ossia quello di rendere visibile ciò che visibile non è.
Fonte: Carmen De Stasio