In questi giorni molti crispianesi sono impegnati a cambiare il medico di famiglia. Lunghe file alla Asl e non sempre si ha la disponibilità del propria scelta, spesso bisogna accettare il professionista che ha capienza. Ora è la volta del dott. Giancarlo Zito che dal 1 febbraio è andato in pensione dopo 40 anni circa di attività, svolta preminentemente a Crispiano.
Laureatosi a Bologna nel 1979, due anni dopo è arrivato a Crispiano proveniente da Taranto. Tanti ricordi, tante le famiglie conosciute, seguite con atteggiamento rassicurante e disponibile; di molti ha imparato anche i soprannomi dialettali e attraverso pacate conversazioni attingeva dai pazienti notizie sulla vita sociale e culturale del paese, seguiva le manifestazioni organizzate alle quali spesso partecipava, con la sua famiglia (la moglie insegnante Patrizia e le figlie Valentina e Francesca, medico specializzanda in pediatria a Bari). Ora è il momento del saluto. Dalla lettera di commiato si legge: “Causa la ineludibile pensione lascio la mia attivita‘ di medico di famiglia In Crispiano con malcelato rammarico e commozione. Ricordo quando nel lontano 1981 iniziai l’attività in via degli Aranci 59, vicino c’era una tipografia; lo studio era di Tommaso Chiarelli e di sua moglie ”Rosina”. In realtà pensavo di stare un breve periodo a Crispiano per poi tornare a Taranto appena libero un posto. Cominciarono a liberarsi alcuni posti ma rimandavo sempre, chissà perché. La ragione l’ho capita poi, col passare degli anni; cominciava a stabilirsi un crescente rapporto di stima e di fiducia con i pazienti che non mi fece più andare via. Devo molto alla gente di Crispiano che mi ha insegnato tante cose tra cui,forse la più importante, la voglia di essere ascoltati e curati, che io ho sempre cercato di soddisfare e spero di esserci riuscito, anche se solo parzialmente. Vado via ricordando le cose belle e purtroppo le meno belle, come la perdita di persone con le quali ho convissuto tanti anni; ricorderò per sempre gli abbracci e le lacrime che ho versato quando andavo a casa dei defunti per constatarne la scomparsa, erano amici, sopratutto. Lascio il testimone di questo lavoro a tutti i miei compagni di viaggio, colleghi medici (giovani e meno giovani), avendo preso coscienza che questo nobile impegno deve essere sempre improntato a ottenere la massima fiducia del paziente, che deve comunque rimanere una persona con la quale stabilire un rapporto umano. Grazie Crispiano per avermi accolto tanti anni. Vi abbraccio tutti e comunque arrivederci”.
Quarant’anni sono tanti, tanti sono i ricordi e si giustifica il rammarico di questi giorni di distacco. Ora è più facile percepire la stima e la fiducia riscossa dai pazienti. Il dott. Zito sarebbe rimasto volentieri in servizio, ma gli anni passano, altri giovani medici avanzano.
A Giancarlo rivolgiamo, a nome di tutti gli ex pazienti, il ringraziamento personale e della comunità locale, per i servizi resi e l’attaccamento dimostrato nei confronti della nostra cittadina.
Silvia Laddomada