Progetto “ Salva Giovani ”

A Crispiano dal 20 al 24 aprile c.m. parte il progetto “ Salva Giovani ” a cura dell’Assessorato alla Cultura, Pubblica istruzione e Politiche Giovanili in stretta collaborazione con gli Istituti scolastici F. Severi e E. Morante. La sicurezza nelle scuole è un tema scottante per gli istituti scolatici del territorio nazionale e a Crispiano il progetto denominato “ Salva Giovani” seminerà buon senso e giusta informazione tra gli alunni tramite l’ausilio di giovani e preparati professionisti. Il Progetto “Salva Giovani” nasce nel 2013 dall’Amministrazione Comunale di Crispiano, nella persona dell’Assessore Giuseppe Delfino, per dialogare con i giovani del territorio e sensibilizzarli su temi decisamente delicati. L’Amministrazione Comunale per avviare il progetto ha individuato un gruppo di esperti e nello specifico, un laureato in medicina, che parlerà degli effetti della droga e dei rischi delle malattie infettive, un laureato in psicologia che coadiuverà il collega laureato in medicina e argomenterà in maniera indipendente il tema del bullismo e dell’importanza del dialogo con la famiglia. La squadra potrà contare anche su un avv. Penalista che spiegherà ai giovani cosa si rischia sotto l’aspetto legale e per concludere, ci sarà un educatore sportivo, che invoglierà gli alunni a fare sport ed associazionismo spiegando loro l’importanza di stare bene in gruppo facendo sport. Entusiasta l’intera maggioranza Ippolito per l’importanza del progetto e in special modo l’assessore Delfino che continua a lavorare imperterrito per il bene delle future generazioni. Il quadro che emerge dai dati appena pubblicati da Telefono Azzurro sono decisamente preoccupanti, secondo i dati resi noti, il 10% degli adolescenti ha visto qualcuno barattare rapporti sessuali a scuola in cambio di regali. E non è tutto, 1 su 5 ha visto docenti subire atti violenti da parte di uno studente, il 19% ha assistito a un furto, ben il 42% ha visto qualcuno vendere droga o fumo. Accade nelle scuole italiane e a rivelarlo sono direttamente loro, gli studenti che, attraverso un’indagine del Telefono azzurro in collaborazione con Doxa Kids, svelano le paure e i rischi di una generazione spesso troppo poco ascoltata. Lo studio, portato avanti su un campione di 1553 adolescenti dai 12 ai 18 anni, emergono infatti dati sulla sfera sessuale decisamente fuori controllo. E non solo. SESSO TRA I BANCHI, Il 10% degli intervistati, come riporta Skuola.net, infatti, alla domanda “A scuola ti è capitato di…”, ammette di aver sentito che qualcuno ha avuto rapporti sessuali a scuola in cambio di denaro o regali. E non è tutto, infatti, il 57% conosce ragazzi che hanno avuto rapporti sessuali prima dei 14 anni , il 46% dichiara di avere amici che visitano siti pornografici e 1 su 10 si è iscritto a siti per single e per incontri. Il dato, secondo gli esperti di telefono azzurro, è particolarmente preoccupante perchè questi siti sono riservati agli adulti e frequentati da adulti. Il minorenne quindi si ritroverà ad incontrare persone molto più grandi di lui. Il 13% utilizza app create apposta, in molti casi facendo veicolare immagini “forti”, e il 36% infatti conosce qualcuno che ha fatto sexting, inviando foto osè. I “nuovi” adolescenti conoscono il sesso, per loro non è un tabù. Lo conoscono, lo praticano, giocano, si divertono. A scuola ci si scambia video di compagne nude o semi nude. I video passano dai telefonini alla rete come se nulla fosse, sembra tutto normale. Tra i banchi di scuola, le ragazzine si prestano ad avere relazioni sessuali con i loro compagni che le riprendono con i telefonini mentre consumano un rapporto: “l’importante è che non si veda il viso”- si assicurano. Basta un sms per mettersi d’accordo sull’orario e il luogo d’incontro ed è fatta. A volte accade nei bagni, alcune volte nelle palestre, ogni posto va bene. Praticano sesso in modo incontrollato e nella maggior parte dei casi senza protezioni. Non si preoccupano del propagarsi di malattie, “c’è molta disinformazione” dicono alcuni coetanei. Gli insegnanti non si accorgono di niente, o “fanno finta di non accorgersene” –commentano i ragazzi. DROGA A SCUOLA, il sesso a rischio, in realtà, non è l’unico problema nè quello più presente. La maggior parte degli studenti infatti, oltre il 40%, alla domanda “A scuola ti è capitato di…” racconta di aver sentito qualcuno vendere droghe e fumo. Il 13% ammette di fare uso di droghe e secondo gli esperti di Telefono Azzurro la percentuale è sottostimata, visto che il 53% conosce almeno una persona che ne fa uso. Si abbassa notevolmente l’età dei fruitori di droga: ne fa uso il 3% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, oltre il 21% della fascia tra i 15 e i 19 anni. Sotto i 14 anni, riporta Skuola.net, la droga viene utilizzata soprattutto nelle discoteche, dai 15 ai 19 anni invece il luogo diventa pubblico: al parco nel 52,4% dei casi e a scuola o a casa dove, il 41% degli intervistati, racconta di aver sentito che qualcuno vendeva droga. Non sono meno preoccupanti i dati resi pubblici dal CNR che afferma che 1 giovane su 3 fa uso costante di marijuana e 3 su 5 la prova sporadicamente in gruppo. Hashish e marijuana sono compagni di scuola di molti ragazzi delle Scuole superiori. Lo spaccio di droghe e di erba avviene anche all’interno della scuola. Alcuni ragazzi comprano grandi quantità di stupefacenti per poi rivenderla ai loro compagni di scuola. Prima, durante e dopo le lezioni Gli studenti conoscono le conseguenze dell’utilizzo di tali sostanze ma commentano “le usiamo abitualmente, non ne abusiamo” E i genitori o gli insegnanti se ne accorgono? A scuola nessuno vede anche se i ragazzi dormono sui banchi o sono stralunati. A casa i genitori non notano nulla, nemmeno se c’è un odore di alcol o di cannabis da stare male. È come se la società si tappasse gli occhi . “E’ una schifezza” lo dicono gli studenti stessi. ALLARME SICUREZZA IN CLASSE, il 19% degli studenti, 1 su 5, racconta di aver assistito a furti all’interno della scuola e il 35% dei ragazzi vorrebbe che a scuola ci fosse maggior sicurezza personale: più protezione quindi da episodi di bullismo e violenza in generale. Il 17,5% ha assistito a un episodio di violenza nei confronti di un docente e il 35% ammette di essere stato lui stesso vittima di bullismo, tra questi il 68% nel contesto scolastico. Come reagiscono i ragazzi ad episodi di bullismo? Spesso subiscono, senza reagire nè chiedere aiuto: 1 su 3 ammette di aver lasciato perdere, il 22% non lo ha detto a nessuno. Il 29% racconta invece di aver reagito cercando di difendersi e 1 su 5 ha avvisato i genitori. Anche il bullismo e la violenza sono diventati un problema di sicurezza e di ordine nelle scuole. I bulli, in genere ragazzi, sono aggressivi ed impulsivi, ed esercitano la loro forza e prepotenza su soggetti deboli (non solo coetanei ma anche adulti). Esiste però anche un bullismo femminile che si manifesta quasi sempre mediante violenza psicologica. Il progetto “Salva Giovani” avrà inizio lunedì 20 Aprile alle ore 9.00 nell’auditorium dell’Istituto F. Severi.

Fonte: addetto stampa dell’Assessore alla Cultura