Comunicato Stampa
FRATELLI D’ITALIA – AN INTERVIENE IN PARLAMENTO PER DIFENDERE I LAVORATORI LSU
Il locale circolo FdI-AN di Crispiano si è reso protagonista di una iniziativa di rilevanza politica molto importante.
Appena preso atto della difficile situazione dei lavoratoti LsU del Comune di Crispiano ha sollecitato i suoi riferimenti politici locali per interessare i vertici nazionali del partito ad un serio intervento in Parlamento.
Volendo riepilogare il dato e fattuale e normativo/giurisprudenziale esistono delle Convenzioni (da almeno 15 anni), per l’impiego degli LSU, stipulate tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e le singole Regioni, convenzioni che vengono sottoscritte ogni anno (ed è stata sottoscritta anche quella relativa all’anno solare 2014) ma vigenti con un regime di proroga trimestrale, in base alla quale si è consolidata una prassi che ha garantito, per tutti questi anni, una continuità del servizio, in base alla disponibilità finanziaria dello Stato (copertura finanziaria annuale che veniva garantita solo con la semplice sottoscrizione della Convenzione).
Ad ogni fine trimestre, infatti, la proroga veniva garantita attraverso un decreto attuativo firmato dal Ministero del Lavoro, una successiva Delibera della Giunta Regione e, per finire, una Delibera di Giunta Comunale con cui si prendeva atto dell’avvenuta proroga.
E nonostante eventuali ritardi nella firma della proroga, il rapporto di lavoro sottostante le convenzioni non è mai stato interrotto.
Il meccanismo descritto ha, invece, subito uno stallo in seguito ad una “eccezione” sollevata dalla Corte dei Conti in merito ad una norma contenuta nella recente Legge di Stabilità (Legge Finanziaria), in cui si sostiene che sia “vietato stipulare nuove convenzioni”, bloccando di fatto il rinnovo di quelle già vigenti.
Questo il risultato: al 30/09/2014, scadenza trimestrale della proroga della convenzione, le Regioni di Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, sulla scia di questa “interpretazione”, ha visto la sospensione immediata delle attività degli LSU, con il conseguente fermo del pagamento delle relative indennità (e ricordiamo che l’indennità di un singolo LSU ammonta a circa 500 € mensili, senza il versamento di alcun contributo previdenziale).
E la situazione, per quanto già critica, nel ripetersi rischia di diventare insostenibile se si pensa che la maggior parte dei Servizi resi alla Comunità (compresi quelli del Comune di Crispiano) viene svolta proprio dagli LSU.
Esempio lampante ne è il Comune di Crispiano: su 50 dipendenti comunali, 18 sono LSU, che lavorano a completo servizio dei cittadini e nei settori a maggior contatto con gli stessi, come la cultura o il sociale.
Si tratta di lavoratori che hanno dedicato più di 10 anni al servizio della loro comunità, di lavoratori preparati e indispensabili per l’Amministrazione Comunale.
L’assessore alla Cultura Giuseppe Delfino,dirigente provinciale FdI-AN, già dirigente regionale AN in passato, in collaborazione con la dott.ssa Millarte, su indicazione del direttivo FdI-AN di Crispiano rappresentati dal portavoce Tommaso Petrelli, ha immediatamente scritto ai contatti nazionali nella persona del capogruppo alla Camera, on. Fabio Rampelli per realizzare una interrogazione Parlamentare ( che si allega).
Si attende una risposta concreta dal Governo e il gruppo dirigenziale di FdI-AN, auspica un chiaro ridimensionamento dell’interpretazione data dalla Corte dei Conti alla norma suddetta, considerando anche che si tratterebbe, in realtà, di un divieto relativo a “nuove” convenzioni da stipulare, e non di convenzioni già in atto e che vengono prorogate.
Anzi, a sostegno di ciò, si sottolinea che un comma della richiamata Legge di Stabilità prevede la possibilità di intraprendere un percorso di stabilizzazione dei lavoratori, superando i vincoli nelle assunzioni previsti per le Amministrazioni Comunali in regime di convenzione.
Desideriamo salvaguardare e tutelare interessi convergenti: LSU, l’intera comunità e Amministrazioni Comunali. Supportare una simile interpretazione, ci porrebbe in uno stato di crisi sociale, etica, lavorativa, morale.
Confidiamo in una sollecita risoluzione del problema e di un tavolo di concertazione politico/giuridico che possa permettere la ripresa dei servizi e delle attività, garantendo, per il futuro, maggiori tutele a vantaggio sia dei lavoratori che dei cittadini stessi.
Direttivo FdI-AN Crispiano – TA
Fonte: DIRETTIVO FRATELLI D’ITALIA – AN CRISPIANO