Non c’è storia senza memoria…
ma c’è la storia e c’è, poi, la memoria.
La storia ha una dimensione pubblica, la memoria è una questione intima.
È un esercizio della mente ma anche dell’anima…
Commemorare, conservare insieme un ricordo condiviso: è questo ciò che abbiamo il dovere di fare nei riguardi di chi ha vissuto una storia personale spesso senza ritorno. Fare memoria per chi non ha vissuto quegli eventi e, soprattutto, perché l’avvenuto non si ripeta.
Nasce da questo dovere morale l’idea di questa rappresentazione scenica, da un’opera di sensibilizzazione che Martina Lacatena e Luciano De Leonardis, registi dell’opera, svolgono da diverso tempo nella propria realtà cittadina. E così, insieme alla coreografa Concetta Vitale, hanno dato vita a questo racconto.
Le interpreti sono madri, sorelle, figlie, giovani donne, che hanno messo a disposizione il loro tempo e il loro dolore perché il messaggio arrivi ancora forte soprattutto alle giovani generazioni, lontanissime ormai da quegli eventi.
“Dal filo spinato all’Eternità”, questo il titolo del lavoro teatrale, sarà proposto il 27 gennaio, alle 21, al Fusco di Taranto.
I biglietti possono essere acquistati su Vivaticket o presso il Teatro stesso.