Negli otto comuni della provincia di Taranto dove si voterà i prossimi 14 e 15 maggio, il dibattito diventa un’occasione utile per conoscere meglio le proposte di tutti i candidati in campo.
Sono di questa opinione i rappresentanti dello SPI CGIL di Crispiano, che partendo dalla condizione di anziani e pensionati, hanno preparato nei giorni scorsi una lettera aperta rivolta proprio a tutte le forze politiche impegnate in questa campagna elettorale.
A Crispiano la partita è a tre e per il Sindacato Pensionati della CGIL, è opportuno cominciare soprattutto dal modello di confronto, consultazione e contrattazione, che i candidati sindaco dovranno adottare in special modo sul piano sociale, della fiscalità, della lotta alla povertà e all’emarginazione sociale.
Insomma lo SPI non ha dubbi: “si tratta di tematiche che incidono fortemente sulla qualità della vita delle persone e che evidenziano la visione di un’amministrazione comunale per svolgere al meglio la propria azione a favore della comunità”.
Le domande in attesa di risposta da parte dei singoli candidati sono dunque basate su quattro direttrici fondamentali: sicurezza, tasse e tributi, assistenza sociale, sanitaria e
socio-sanitaria, approvazione del PUG.
Un luogo sicuro in cui vivere rappresenta una delle priorità del sindaco pensionati di Crispiano. E’ una problematica che riguarda tutti, ma che colpisce la popolazione geriatrica in maniera particolare.
Così lo SPI chiede di sapere su questo fronte cosa intendano realizzare i candidati sindaco, come estendere il perimetro del controllo territoriale, come agire sulla viabilità stradale, sulla lotta a fenomeni di vandalismo e randagismo e come sviluppare una politica della legalità a partire dalle nuove generazioni.
Un luogo sicuro ma anche giusto sul fronte della pressione fiscale. Quì lo SPI CGIL di Crispiano evidenzia anche delle proposte, come quella di rivedere l’aliquota dell’addizionale Irpef per due ragioni: la prima per rispettare il dettato costituzionale della progressione in relazione al reddito, la seconda perché il 34% dei contribuenti crispianesi si attesta nella fascia di reddito 0-10.000€ e il 13% tra 10.000 e 15.000 € (dato Istat 2021) con esenzione fino a 7,500 €.
Sul piano della tassazione locale i pensionati della CGIL propongono ai candidati sindaco anche la possibilità di elevazione del tetto ISEE, e uno sconto sui tributi in caso di cittadini virtuosi sul fronte della raccolta differenziata, ai fini del computo TARI.
Ma è sul fronte dell’assistenza che lo SPI è ancora più incalzante, anche in virtù del tasso di invecchiamento della popolazione crispianese con un 24,07% di over 65, cui circa la metà over 75.
Il ruolo dei sindaci nella programmazione degli interventi sui Piani Sociali di Zona, è centrale per lo SPI di Crispiano, e il campanello d’allarme viene suonato proprio sul depotenziamento subito da alcuni servizi.
L’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) – dicono – nel 2021 ha subito un forte decremento. Dato preoccupante visto che la medicina di prossimità e il mantenimento della persona nel proprio domicilio è una necessità ineludibile.
Poi c’è tutto il tema dell’invecchiamento attivo.
La ristrutturazione di Villa Pizzigallo, la maggiore fruibilità degli spazi pubblici come la Pineta Scorace o l’utilizzo di strumenti anti-isolamento come il taxi sociale diventano pertanto oggetto di rivendicazione al fine di attivare un processo che insieme alla salute migliori e ottimizzi la qualità della vita dei cittadini anziani.
L’ultimo capitolo è dedicato al PUG, lo strumento di Programmazione Urbanistica in attesa di essere adottato dal Comune di Crispiano.
Una pianificazione che lo SPI CGIL considera urgente al fine di migliorare i criteri di edificabilità, mettere il territorio in sicurezza, anche alla luce degli ormai frequenti fenomeni atmosferici, e combattere anche in questo caso l’isolamento e il degrado che riguarda alcune aree del paese, spesso quelle più disagiate e con maggiore bisogno di dignità abitativa.