Nel piano di assegnazione del personale della Polizia di Stato per il mese di giugno 2023
predisposto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza abbiamo avuto modo di verificare
l’inconsistenza dei rinforzi e constatare la nostra più totale delusione. A fronte di soli 14
poliziotti assegnati alla Questura di Taranto (Commissariati distaccati di Grottaglie, Martina
Franca e Manduria e Commissariato sezionale Borgo), 4 alla Polizia Stradale, 2 al XV°
Reparto Mobile ed 1 alla Sezione Polfer, sono previsti complessivamente pensionamenti di
personale per circa 50 unità e nei prossimi anni sarà sempre peggio. La gestione dei tanti
servizi di polizia nella provincia di Taranto è da tempo diventata insostenibile. La presenza
nel nostro territorio del centro identificazione per gli immigrati (Hot Spot) assorbe l’impiego
continuo h24 di personale di polizia, distolto da altri servizi istituzionali. Vengono scaricate
sugli operatori di polizia responsabilità di chi, pur avendo gestito per anni la sicurezza in
Italia, non ha saputo anticiparne gli eventi o, peggio, si è dimostrato incapace. Le questure
sono oberate di servizi e con organici ridotti, le specialità decimate. Oramai è raro incrociare
una pattuglia della polizia stradale. Molti poliziotti sono penalizzati nell’andare in ferie. I
nostri colleghi, in gran parte ultra 50enni, sono impiegati in turni assurdi per coprire i tanti
impieghi e vengono disperse le loro professionalità. Recentemente la Direzione Centrale di
Sanità, nell’ambito del progetto teso ad analizzare le eventuali forme di disagio che possono
manifestarsi tra il personale della Polizia di Stato nei diversi contesti lavorativi, visto anche il
record di suicidi (nel 2022 ci sono stati 21 suicidi di poliziotti e tre tentativi di suicidio), ha
strutturato un programma operativo per lo sviluppo di tale obiettivo. Oramai da anni si
istituiscono tavoli tecnici composti da super esperti finalizzati a comprendere le ragioni del
disagio che, a noi, sembrano abbastanza evidenti. Gli organici della Polizia di Stato sono
carenti di circa 14.000 unità e nei prossimi tre anni sono previsti 12.000 pensionamenti per
raggiunti limiti di età. Oggi gli operatori di polizia non sono messi nella condizione di poter
servire il Paese al meglio. Non sono sufficienti le tutele legali in favore degli operatori delle
forze dell’ordine e spesso i colleghi sono costretti a sostenere di tasca propria le spese legali.
Non ci sono chiari protocolli operativi. I reati di oltraggio, violenza e resistenza a pubblico
ufficiale sono norme blande e inefficaci. Mancano dotazioni efficienti quali giubbetti e guanti
antitaglio, auto funzionanti. Principalmente a causa della carenza di organico, gli operatori di
polizia sono obbligati ad effettuare turni di straordinario, con compensi pagati con estremo
ritardo. Sono indispensabili risorse adeguate affinché ogni prestazione venga liquidata
regolarmente. A volte anche la richiesta di piccoli benefici economici di pochi euro, quali
l’indennità per i servizi esterni e la fruizione dei buoni pasto, viene ostacolata da cavilli
contabili. Vi è grande carenza di sistemazioni negli alloggi collettivi di servizio e questo va a
discapito principalmente dei neo agenti. Siamo fortemente preoccupati per la sicurezza del
nostro Paese ed unitamente alla Segreteria Generale del Sindacato Autonomo di Polizia si sta
valutando lo stato di agitazione su tutto il territorio nazionale.
Taranto, 31 maggio 2023 Il Segretario Provinciale
Pasquale Magazzino