Gustav Mahler preferiva le atmosfere siderali e il richiamo della natura per ottenere ispirazioni musicali come nella celebre sinfonia N° 6 detta “Tragica”. Infatti, il Grande compositore austriaco, in una sua celebre citazione affermava: “Musica è tutto ciò che ascoltiamo con l’intenzione di sentire Musica”. Al Concorso Internazionale di Musica città di Crispiano, che si è svolto dal 10 al 16 marzo u.s., si è avuta la conferma di quella citazione a cui Malher si riferiva. I Crispianesi che hanno avuto il privilegio di ascoltare “Musica” nell’intera settimana, sono stati beneficiati dall’eccezionalità dei diversi generi musicali. Al concorso Internazionale, si sono avvicendati numerosi concorrenti di alto valore artistico ed espressivo, degni dei migliori Conservatori di loro provenienza, le cui loro interpretazioni si possono ascoltare solo nei maggiori teatri internazionali. Con una stupenda interpretazione che raramente si ha la possibilità di ascoltare, la bravissima soprano Mariam Tatarashvili dalla Georgia, ha deliziato l’uditorio, con arie operistiche da Romeo e Giulietta di Gonoud, e dalla Lucia di Lammermour; Mentre il soprano Ekaterina Korotkova dalla Russia (Mosca) ha magistralmente interpretato di P. Tosti – G. D’Annunzio: “ L’alba separa dalla luce l’ombra”; Il tenore Chen Yu accompagnato al pianoforte da Jiang Wei entrambi dalla Cina, ha strabiliato ed entusiasmato i presenti con “recondite armonie“ da Tosca; “questo e quello per me pari sono” dal Rigoletto e, dalla Traviata “ Dei miei bollenti spiriti”. In assoluto per il Jazz stupenda interpretazione al Flicorno il bravissimo Dario Doronzo. Gianluca Imperato di Palermo, al pianoforte, ha donato emozioni di suoni raramente ascoltati e la sua bravura ha dominato l’intera esecuzione impeccabile del brano di Rachmaninov. Un evento altamente qualificato quello di Crispiano, sopratutto per la direzione artistica del Dott. Domenico Colucci, Presidente dell’Accademia Internazionale “ Don Matteo Colucci”. A Crispiano, si è avuta la sensazione simile all’apertura di un sipario, che ha fatto intravedere culture ed espressioni musicali delle più svariate, come quelle Ucraine e Russe. Ai diversi generi musicali come il Jazz, il canto Lirico, il Leggero e le danze di carattere popolare, si sono alternate applauditissime esecuzioni dei partecipanti con i vari strumenti: Clarino, Flauto, Flicorno, Sassofono, Percussioni, Pianoforte con esecuzioni singole, e a quattro mani. Se il linguaggio, per la maggior parte della sua espressione, è quello che raffigura tutte le sensazioni umane, la Musica in assoluto, è l’arte che va al di sopra del linguaggio, e che solo con essa, si realizza l’estrema ricerca del mistero e dell’infinito. Un vero bagno di cultura musicale ha attraversato la nostra Crispiano che ancora una volta a favore dell’intero territorio delle “Cento Masserie”, ha visto l’impegno degli amministratori, centrare un risultato così importante. L’instancabile e sempre attenta Anna De Marco, si è confermata ancora una volta “ Deus ex machina” insostituibile. Sabrina Pontrelli ha superato brillantemente la prova organizzativa con uno Staff altamente efficiente con Caterina Nardelli, Gianluca Troisi, Maria Niso, Giovanni Mirizzi, che si sono distinti come un saldo filo conduttore di grande valore, che ha fatto da tramite con tutti i concorrenti, specialmente quelli stranieri che necessitavano informazioni. Nonostante le difficoltà oggettive che si possono riscontrare in eventi straordinari, – ma che si possono ovviare – anche in un concorso internazionale di musica, tutti i Crispianesi non possono che augurarsi una continuità dell’importante evento. Se questo, avrà la sua reale continuità, le cose da raccontare allora non saranno quelli di pochi intimi, sarà necessario invece, trasmettere un comportamento di “cultura” a intere generazioni, che avranno un motivo di impegnarsi per cose qualificanti. In questo impegno ognuno sarà in grado di separare dalla luce l’ombra, giusto il brano cantato dalla bravissima soprano Ekaterina Korotkova. Se a Crispiano si riuscirà a invertire i modi di pensare in positivo – e non al contrario – non sarà necessario nemmeno citare il grande direttore d’Orchestra Riccardo Muti, il quale, riferendosi alla cultura in generale, affermava che: “Muti parlava ai sordi”.
Addetto stampa: Francesco Santoro
Fonte: Francesco Santoro