LA LEGGE SI APPLICA AI NEMICI E SI INTERPRETA PER GLI AMICI……

Non staremo a ricordare ancora una volta tutti i passaggi della vicenda relativa alla chiusura delle strutture sportive e di altri edifici pubblici, ma gli sviluppi successivi meritano comunque qualche riflessione.

Per quanto riguarda il campo sportivo comunale, il 25/2/2013 i Vigili del Fuoco hanno ritenuto necessario vietare l’utilizzo del Campo Sportivo anche in assenza di pubblico. Oltre a sollecitare il Sindaco ad attuare le modifiche richieste, i VV.d.FF. hanno stabilito che l’agibilità delle strutture sportive è SUBORDINATA al collaudo da parte della Commissione Comunale di Vigilanza.

La Commissione Comunale di Vigilanza ha effettuato il sopralluogo, finalizzato al rilascio della licenza di agibilità in data 30 agosto 2013.
Il rappresentante dei Vigili del Fuoco, ha evidenziato e prescritto che il Comune debba nuovamente presentare al Comando VV.FF. il progetto di adeguamento del Campo Sportivo; rilevando che sono stati eseguiti alcuni lavori, tra quelli prescritti nel verbale di febbraio, ha ritenuto che la struttura potrà essere utilizzata dalle società sportive senza la presenza del pubblico ed ha rinnovato l’assoluto divieto dell’uso del campo di calcetto.
Il rappresentante dell’ASL ha prescritto che, fino a quando non sia realizzato il posto di pronto soccorso, durante tutte le manifestazioni sportive sia presente un’ambulanza attrezzata per le emergenze sanitarie con personale medico e paramedico.

A seguito del sopralluogo, dopo che i Consiglieri comunali di opposizione si sono interessati della vicenda facendo richiesta formale di accesso agli atti, finalmente in data 3 settembre 2013 il Sindaco ha firmato la licenza di agibilità provvisoria e parziale del campo sportivo di via Quasimodo.

Tutto a posto, dunque? Apparentemente si, se non fosse che, ancor prima del sopralluogo della Commissione di Vigilanza e del rilascio della licenza provvisoria, Il Sindaco Ippolito in data 24 luglio 2013 con note a sua firma prot. nn. 11668/13 e 11669/13 aveva già concesso, rispettivamente alla societa’ Olimpia ed alla societa’ Ragazzi Sprint di Crispiano, il nulla osta per l’utilizzo del campo sportivo comunale per lo svolgimento di tutte le gare del campionato Regionale e Provinciale Settore Giovanile.

Nel verbale del 25/2/2013 i VV.d.FF. avevano espressamente vietato l’utilizzo del Campo sportivo comunale “sino a valutazione specifica da parte della Commissione Comunale di Vigilanza”. Nonostante ciò, il Sindaco Ippolito, non sappiamo se ignorando tale inequivocabile prescrizione, oppure in aperta violazione della stessa, ha concesso l’uso del campo alle società sportive prima ancora che la Commissione di Vigilanza effettuasse il sopralluogo di verifica.
Dunque, la nuova Amministrazione comunale, nonostante tutto il clamore di una vicenda scaturita in seguito ad un’iniziativa di chi allora era all’opposizione ed oggi è al governo, ha deciso di correre qualche rischio, pur di consentire alle società sportive di utilizzare subito la struttura e di poter iscrivere la propria squadra al campionato. Immaginate cosa sarebbe successo se, malauguratamente, fosse successo qualche incidente prima del rilascio dell’agibilità. O se qualche squadra avversaria facesse ricorso contro l’iscrizione a causa dei vizi formali sopra detti.

Al Sindaco va dato atto che si è assunto, non sappiamo quanto consapevolmente, le sue responsabilità per andare incontro alle esigenze delle società sportive e degli atleti. Questo possiamo comprenderlo, perché il primo cittadino di un Comune non può sempre trincerarsi dietro il rispetto formale di un apparato di norme tanto complesso e farraginoso, in perenne mutamento, ostacolando lo svolgimento di attività di interesse collettivo.

Del resto, tutte le amministrazioni che si sono succedute nel tempo, hanno autorizzato le società di calcio ad utilizzare il campo sportivo, quando questo versava in condizioni di sicurezza ed agibilità ancora più precarie.
La passata Amministrazione Laddomada, grazie ad un finanziamento della Regione Puglia, con cofinanziamento del Comune di Crispiano, ha fatto eseguire sulla struttura importanti lavori di adeguamento. Giova ricordare che l’importo dei lavori, scorporati gli oneri accessori (IVA, compenso del progettista, oneri di sicurezza) hanno avuto un importo effettivo di circa € 101.255,00. L’oggetto del progetto esecutivo era: “Adeguamento alle norme di sicurezza e completamento del Campo di Calcio di via Quasimodo”. Evidentemente, lo stesso non era a norma quando i precedenti amministratori avevano autorizzato le squadre ad iscriversi ai campionati di categoria. I consiglieri di centrosinistra dell’epoca, quando erano all’opposizione, hanno sempre evitato di presentare denunce o esposti (a proposito: sono esattamente la stessa cosa!) nei confronti dei firmatari di tali autorizzazioni, comprendendo che l’assunzione di responsabilità veniva fatta per il bene comune e non certo per interessi privati o illeciti.
La dichiarazione a suo tempo sottoscritta dall’allora Sindaco Laddomada ha permesso a diverse associazioni di ottenere i “Buoni Sport” messi a disposizione della Regione Puglia, al fine di consentire ai disabili ed ai figli di famiglie meno abbienti di fare sport gratuitamente in strutture pubbliche. La denuncia di Serio ha prodotto un avviso di garanzia all’ex Sindaco Laddomada e ai presidenti delle associazioni beneficiarie dei buoni sport.

Quel che non comprendiamo dell’attuale Sindaco, che finora si è comportato in questa vicenda esattamente come i suoi predecessori, facendo eseguire con il contagocce delle scarse risorse finanziarie del Comune i lavori che è possibile pagare di volta in volta ed assumendosi anche qualche rischio legale, sono invece i proclami, che ripete in ogni possibile occasione pubblica, circa una inesistente “nuova era”, una rivoluzione copernicana che, a suo dire, sarebbe iniziata nel nostro paese da quando Lui ne è diventato il primo cittadino, infangando chi l’ha preceduto e sfidando apertamente l’opposizione a denunciarlo, come ha fatto nel corso dell’ultimo consiglio comunale.
Invece a chi si erge a paladino della legalità, chiediamo semplicemente di comportarsi con un minimo di coerenza con il recente passato: denunci lui il Sindaco, se vuole, oppure rassegni le proprie dimissioni dall’attuale incarico.

Fonte: partito democratico di crispiano