Seduta consiliare movimentata quella svoltasi nella mattinata di sabato 20 ottobre, dove il Sindaco, nel rendere pubbliche le motivazioni della revoca del mandato assessorile al suo consigliere Sergio Sisto, lo ha letteralmente massacrato.
Uno spettacolo indecoroso di addebiti e contestazioni, che riteniamo in buona parte immeritati, ai quali lo stesso ha risposto rispedendole in buona parte al mittente.
Una pagina nera per la maggioranza di sinistra che regge Crispiano da ormai troppi anni.
Le opposizioni presenti in Consiglio comunale non hanno potuto fare a meno di intervenire per attenuare i termini del vilipendio cui la persona di Sergio Sisto è stata sottoposta, in maniera, riteniamo, del tutto gratuita e fuori le righe.
A cominciare dal Sindaco, questa che sta per finire è la peggiore giunta amministrativa che Crispiano ricordi , dove nessuno, senza eccezioni, si è distinto per il mandato ricevuto.
E se Sergio Sisto non è stato un campione in questa squadra, c’è sicuramente chi lo è stato meno di lui.
Mai ci saremmo aspettati che un Sindaco si rivolgesse con toni così irriguardosi verso un suo compagno di cordata che, come lo stesso ha fatto bene a ricordargli, non gli ha fatto mancare l’ossigeno quando stava per affogare.
Oggi possiamo dire, senza tema di smentite, che questa maggioranza non c’è più, è arrivata proprio al capolinea e la veemenza con la quale il Sindaco, nervoso e sudato, si è rivolto contro il suo ex assessore – reo, presumiamo, solo di aver lasciato la tessera del PD e di essersi posto contro i suoi voleri – è la più evidente dimostrazione del nervosismo che cresce in una sinistra ormai allo sbando.
Oggi il fronte anti-laddomada è assai più forte e compatto di qualche tempo fa e mentre la sinistra cade a pezzi – vedi gli ultimi abbandoni degli Assessori Maurizio Conserva e Sergio Sisto – le forze alternative stanno dialogando per cerare un progetto serio e compatto per il rilancio del nostro territorio, attraverso la riscoperta della vera politica che mette al primo posto gli interessi dei cittadini.
Fonte: M. Serio e G. Delfino capigruppo in consiglio comu