Ho sempre pensato che lo sviluppo economico,civile,culturale di un popolo non cali dal cielo come pioggia,ma esso sia il frutto di politiche giustamente operate al fine di arrivare ad un traguardo da tutti atteso.Tutti “i provincia di Taranto” abbiamo sempre considerato la parte orientale della stessa come la più abbandonata,la zona dove si potrebbe tanto ma!?!? Certamente è un angolo di terra molto ricca,parlando in termini strettamente agricoli,se poi ci spostiamo su argomenti turistico residenziali la cosa diventa ancora più esaltante,chiaramente la presenza del terziario non è notevole,ma le maestranze di quei territori fecero grandi l’arsenale di Taranto e lo stesso siderurgico.Il popolo,lo si è sempre detto,quando economicamente sta bene allora vedi che in automatico progredisce sia culturalmente che civilmente. Allora viene da domandarsi perchè questo territorio non esplode come altre zone pugliesi? Ho letto sul quotidiano Repubblica di taluni ambientalisti che non vogliono un’autostrada verso Avetrana o magari Gallipoli,pare che verso quelle zone non ci vadi mai nessuno,tranne magari qualche turista fai da tè. E qui non sai se ridere o piangere,se non hai una strda un milanese come fa ad arrivare a San Pietro in Bevagna? Il dolore che mi sento personalmente è che questi ambientalisti hanno tirato in ballo anche gli ulivi secolari,come se oggi l’economia pugliese vivesse ancora da cio’,ma ancora raccontano fandonie,ma se in puglia arrivano piu’ olio e piu’ olive che in tutta italia,chiaramente dall’estero,e dopo questo materiale diventa tutto prodotto in puglia. Si pero’ gli ulivi secolari sono monumenti e non si abbattono per fare una strada. Allora forse è giusto, come a Crispiano,non raccogliere piu’ le olive perchè non ci sei piu’ tra costi e guadagni e pero’ di contro avere tanti musei che aspettano incendi da favola. Nel contempo non dotiamoci di strade decenti per andare a Gallipoli,Nardo’,non serve tanto pare che da quelle parti non ci va nessuno. Ma quel giornale dove io oggi ho letto (mio malgrado) ma lo scrivono in Italia? Non è che come tante altre cose nostre viene fatto in P.R.C. e poi in automatico diventa Made in Itay,no perche’ mi chiederei:ma lo scrivano ha gli occhi a mandorla??? Io “amo la puglia”!!!!!
Fonte: Tommaso Fragnelli