In una sola settimana sono stati due gli autocompattatori della Crispiano Servizi ad essere posti sotto sequestro dopo che il loro carico è risultato radioattivo al controllo effettuato all’ingresso della discarica Cisa di Massafra dove vengono conferiti i rifiuti solidi urbani dell’Ato1. L’allarme è scattato quando gli scanner posti all’entrata della discarica hanno rilevato sui camion un eccesso di radioattività, superiore a quel 10% consentito dalla legge. La notizia è stata diffusa su Facebook martedì scorso: “ma cosa sappiamo dei camion adibiti allo smaltimento dei rifiuti di Crispiano che sono risultati radioattivi ai controlli della discarica???? uno è stato sequestrato e l’altro è stato rimandato carico indietro!!!”.
A questo punto il capogruppo del Pdl Michelangelo Serio ha voluto vederci chiaro ed ha preso informazioni che hanno confermato quanto denunciato sul social network: “Gli autocarri che sono risultati positivi ai controlli radioattivi – conferma il consigliere – allo stato sono due, entrambi al momento inutilizzabili perché oggetto di monitoraggio e verifiche”. Ora i mezzi, sottoposti a quarantena, dovranno essere controllati dai Vigili del Fuoco della squadra Nbcr (Nucleo batteriologico chimico e radiologico) del comando provinciale di Taranto con Protocollo della Prefettura, ed entrerà in campo anche l’Arpa. I due mezzi sequestrati però sono in paese i due terzi del parco di autocompattatori. “Con la conseguenza – continua Serio – che c’è da aspettarsi, se non si corre ai ripari, un ritardo nel servizio di raccolta, cosa che si sta già verificando”. Perciò si è rivolto al presidente del Consiglio Comunale Bennardi e al sindaco Giuseppe Laddomada, per un’interrogazione comunale con risposta orale al primo Consiglio utile. L’esponente dell’opposizione si chiede: “In che modo si sta organizzando l’Ente per far fronte a tale incresciosa situazione? Quali iniziative ha avviato? In attesa di conoscere i livelli di radioattività, che se particolarmente elevati possono nuocere gravemente alla salute, quali iniziative sono state assunte a livello sanitario per la tutela del personale impiegato nel servizio? È stata assunta qualche iniziativa per sollecitare una scrupolosa osservanza della normativa vigente in materia di sicurezza? È stata avviata una verifica dei singoli cassonetti, al fine di individuare i cassonetti ove tali rifiuti sono stati sversati, per una adeguata attività di bonifica attraverso l’intervento di un esperto radiometrico? (pubblicato su Nuovo Quotidiano di Puglia il 20 gennaio)
Fonte: Anna Crisante