Con riferimento alla “Lettera aperta” del Circolo Tennis di Crispiano, ci preme evidenziare la verità dei fatti e non una ricostruzione alquanto di parte che, il presidente del circolo, esprime nella stessa.
E’ bene precisare che il Circolo di cui sopra gestisce in convenzione i campi da tennis, di proprietà pubblica, i quali, insieme ai campi di bocce sono stati oggetto di un intervento finanziato con mutuo in corso di ammortamento pagato con i soldi di tutti i Crispianesi. Intervento voluto fortemente dall’amministrazione che guido e soprattutto dall’Assessore Carlo Sforza. Il circolo tennis e’ una associazione sportiva che ha optato ai fini fiscali per la L. 398/91 e successive modificazioni ed integrazioni.
L’associazione naturalmente non ha scopo commerciale e per essere chiari, anche a chi non mastica la materia, e’ un’aggregazione libera di persone che a seconda dello scopo prefisso, in maniera democratica scelgono il loro organo esecutivo, che rende conto all’assemblea convocata in maniera trasparente dell’operato della stessa a fine anno sociale. La legge 398/91 ha voluto favorire fiscalmente dette associazioni, riservando alle stesse un regime fiscale di favore sia ai fini IVA (versando solo il 50 percento dell’IVA incassata) sia ai fini IRES (versando le imposte solo sul 3 percento degli introiti commerciali).
Per beneficiare di questo regime di favore la legge e non la “Politica”, richiede il rispetto di determinati requisiti sia in fase costitutiva, sia durante la vita dell’associazione, a tal proposito sono allegati alla presente l’art. 148 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi lett. e) il quale esplicita in maniera chiara che, basandosi sul principio della massima trasparenza gestionale, richiede che i soci debbano esprimere il loro voto e ammette il voto per corrispondenza (leggasi anche voto per delega) solo per associazioni che abbiano rilevanza nazionale (tipo ACLI) ; infatti il socio ACLI residente a Canicatti’ avrebbe difficoltà a partecipare all’Assembela annuale a Roma o Milano.
Nella Finanziaria 2003 (L. 27/12/2002 n. 289) che, ad ogni buon conto si allega alla presente, appunto la legge e non la “Politica” stabilisce all’art 90 punto 18 art 2) “rispetto del principio di democrazia interna”.
Per spiegare bene tale principio e per evitare abusi del regime agevolativo, la Circolare dell’Agenzia delle Entrate che si allega alla presente e non la “politica”, ha stabilito al punto 1.1 che il mancato recepimento di alcuni principi nonché l’inosservanza degli stessi di fatto impediscono all’associazione il regime di favore.
A quanto sopra si aggiunge la Circolare diramata dal Consiglio Nazionale del Notariato che si allega, nella quale lo stesso esplicita che democrazia interna in assemblea significa adozione del principio del “voto per testa”.
Fatte queste premesse doverose, vi spieghiamo cosa e’ accaduto nella gestione del circolo tennis
che il presidente ha omesso di raccontare. Mesi fa si convoca l’Assemblea dei soci per eleggere il nuovo Consiglio Direttivo e contrariamente allo Statuto, che non prevede e non potrebbe essere altrimenti il voto per delega, un numero limitato di amministratori tra cui molti uscenti, si fanno delegare da un certo numero di soci e si autovotano a componenti del nuovo direttivo. A tale violazione normativa e statutaria, segue una nota di alcuni soci che contestato al nuovo direttivo tali violazioni e la inviano per conoscenza all’Amministrazione Comunale.
In un’Assembela di qualche settimana dopo, vengono invitati a partecipare il Vice Sindaco e l’Assessore Sforza in quanto il Sindaco e fuori regione. Durante la stessa, dalla discussione accesa che ne deriva, il Presidente Dott. Troisi concorda con i rappresentanti dell’Amministrazione presenti che, al ritorno del sindaco ci si sarebbe visti in comune per chiarire le cose. All’incontro presso il Comune, partecipano il presidente e tre componenti il direttivo, il sindaco, il vice sindaco e l’ass. Sforza. Nell’incontro il sindaco espone le perplessità sulla legittimità della votazione eseguita ed il tavolo si chiude dopo circa un’ora di discussione, con l’impegno da parte dei rappresentanti del direttivo ed in particolare del presidente che avrebbero rassegnato le dimissioni ed avrebbero riconvocato l’Assemblea in maniere diciamo piu’ formale procedendo a rimuovere la illegittimità venutasi a creare, cio anche al fine di riaprire un dialogo e ricreare una situazione di armonia nel circolo medesimo. Dopo circa un paio di giorni, ci risulta che il Consiglio Direttivo, cio’ l’organo illegittimamente espresso, si e’ riunito ed ha deliberato all’unanimità che lo stesso era stato legittimamente eletto, disattendendo gli impegni presi. Ora noi non vogliamo entrare nella vita gestionale del circolo, pertanto diciamo che lo stesso ha perso l’occasione di lavorare in armonia. Tuttavia la reiterata violazione delle norme sopra dette, fa sì che il problema diventa anche dell’Ente concedente, infatti la violazione delle norme sulla democraticità di conseguenza comporta la perdita del requisito per poter essere annoverati tra le associazioni che possono beneficiare delle agevolazioni della Legge 398/91. Quindi è come se il Comune avesse affidato ad un soggetto commerciale una struttura pubblica. Per l’associazione, la conseguenza immediata che ne discende è che tutti i proventi ottenuti sono da considerarsi commerciali e quindi soggetti alle norme che regolamentano le imprese, considerato che le entrate dell’ultimo bilancio 2010 sono di 52.304,59 (rilascio ricevuta fiscale, dichiarazione dei redditi con tassazione non forfettaria, dichiarazione IVA, e liquidazioni IVA non forfettarie, ecc.). Dunque dal confronto con il funzionario comunale che all’epoca ha sottoscritto la convenzione, abbiamo constatato, sia per il circolo tennis per il quale restano le considerazioni sopra evidenziate, ripeto dettate esclusivamente da previsioni normative, che per il Circolo bocce, che gli adempimenti previsti dalle stesse convenzioni sono state in massima parte violate ( compilazione mensile del prospetto per rendicontare le entrate, ecc.) pertanto lo stesso funzionario di concerto con il segretario generale dell’Ente che tutti sanno non sono esponenti della “politica” hanno ritenuto di dover richiedere chiarimenti. Le risposte a tali chiarimenti sono state evasive e prive di quelle risposte ai quesiti ed alla documentazione richiesta. A seguito di ciò è stato chiuso il procedimento amministrativo con la revoca della concessione al Circolo Tennis ed a quello delle Bocce.
Io credo che l’averla buttata come si suol dire in “politica” è un modo maldestro di non affrontare il problema a viso aperto. Ritengo che forse il direttivo ha sottovalutato la gravità di quanto successo. Per quanto concerne le continue allusioni alle “altre sedi in cui discutere la vicenda” da parte del presidente del Direttivo e dei suoi componenti, siamo sicuri che ove citati come amministrazione, tali sedi non potranno che confermare il rispetto della legge da parte dell’Ente e conseguentemente biasimare l’operato di chi “la butta in politica”.
Crispiano, 24 agosto 2011.
Il Sindaco di Crispiano Dott. Giuseppe Laddomada
L’Assessore allo Sport Carlo Sforza
Fonte: Dott. Giuseppe Laddomada