politica : Corsi della Biblioteca affidati ad un Centro di Formazione di ANDRIA: trasparenza e legalità cercasi

Mentre i lavoratori ex-convenzionati con la Biblioteca sono stati mandati via in “malo modo” senza cercare per loro alcuna soluzione ed invocando il rispetto della legalità (è facile essere forti con i deboli), la tanto annunciata trasparenza continua ad essere solo un concetto che l’Amministrazione Ippolito proclama tanto con le parole, ma poco con i fatti.
Proprio questa Amministrazione Comunale, infatti, sta procedendo alla attivazione di corsi di formazione professionale, orientamento e di recupero anni scolastici, affidando il servizio, per tre anni, ad un Istituto di Andria (BAT) con una modalità che della trasparenza è solo una lontanissima parente.
Infatti è stata approvata dalla Giunta Comunale una convenzione con questa società, senza eseguire alcuna indagine di mercato, e senza provvedere alla pubblicazione sul sito, né sull’Albo Pretorio on-line, di alcun avviso pubblico finalizzato all’affidamento di tale servizio. La convenzione prevede, tra l’altro, per i residenti a Crispiano che il costo dei corsi sia scontato del 50%, senza però indicare da nessuna parte il loro costo reale. Altro che trasparenza.
E l’approvazione è avvenuta a tempo di record: il 21 gennaio 2014 il Centro di Formazione ha proposto al Comune la convenzione, il 23 gennaio ha chiesto il patrocinio, il 24 Gennaio è stata approvata la delibera comunale.
In passato la Biblioteca Comunale ha svolto direttamente corsi di formazione per la preparazione agli esami per il conseguimento di titoli di studio, organizzati tutti con personale docente specializzato in prevalenza di Crispiano, riscuotendo molta soddisfazione da parte dell’utenza (non si stanno inventando niente). Si dirà: ma questo è un Centro accreditato dalla Regione. Certo. Peccato che sia accreditato in via definitiva per la sola sede di Andria.
Il 19 maggio il gruppo consiliare Paese Futuro, anche per tutelare i potenziali utenti che usufruiranno di questo servizio, che si potrebbero trovare nella condizione di non poter completare ed ottenere il titolo professionale, in quanto hanno svolto i corsi in una sede non accreditata, ha presentato una mozione che impegna la Giunta Comunale a revocare la convenzione stipulata (nonché il patrocinio del Comune e l’uso gratuito della Biblioteca), e ad avviare un’indagine di mercato, che rispetti davvero i principi di rotazione, di parità di trattamento e soprattutto la tanto sbandierata TRASPARENZA.

Fonte: Gruppo consiliare Paese Futuro