Finalmente a Crispiano una rivoluzione culturale che fino poco tempo fa sembrava impossibile a realizzarsi. Infatti, quello che si è verificato il 29 e 30 settembre u.s. nella villa Falcone ha tutte le premesse per riuscire a scardinare un malcostume imperante da molti anni nel nostro paese. Si era sempre creduto che un miglioramento della vita di ogni cittadino, potesse avvenire attraverso un’evoluzione culturale. Secondo alcuni osservatori, tra i quali molti Laureati, nel nostro paese, non è stato possibile poiché per qualsiasi cosa occorreva “l’imprimatur” di ben noti personaggi lautamente pagati a spese della nostra comunità. Grazie a disattenti amministratori che da oltre quarant’anni, si sono accontentati di sfilare su passerelle, dove riuscivano anche a genuflettersi davanti ai gradini di una rispettabilissima Biblioteca, permettendo la gestione della Cultura, facendo transitare individui, dalle stanze di qualche sagrestia in quelle di “ Camere Caritatis,” dove le finestre hanno i vetri schermati, utili per occultare oltre a eventuali illeciti amministrativi, anche improvvisate alcove. Per evitare il mal costume, non era bastata l’opera meritoria di un funzionario comunale – un certo Sig. Simeome – a porre termine a quel genere di soprusi, che inesorabilmente è continuato. Alcuni giovani Laureati Crispianesi ci hanno fatto notare che: mentre molti sono disoccupati e, vivono a spese di genitori stremati dai sacrifici compiuti per loro, il Comune, paga per migliaia di euro l’anno la “ Gestione Cultura” affidata a dei pensionati. Alla nostra incredulità per tale scempio, i giovani Laureati di cui sopra, ci hanno fatto prendere visione della delibera di Giunta n° 30, febbraio 2012, che evidenzia la spesa di oltre settemila euro. Moltissimi Crispianesi si chiedono se in tempi di crisi, con tasse comunali in aumento, siano possibili tali elargizioni. Come hanno potuto costatare la moltitudine di donne e uomini, che hanno visitato l’esposizione letteraria svoltisi nella Villa Falcone, a Crispiano, una “Rivoluzione Culturale” un nuovo modo di gestire responsabilmente, sarà possibile, a meno che, a meno che non ci sarà sempre il solito personaggio a salire sul prossimo carro dei vincitori. Facilitare lo sviluppo culturale a Crispiano è possibile, è si potrà attuare per far occupare giovani Laureati con capacità altamente qualificate, a fronte di già pensionati che sfruttano le risorse delle casse comunali a svantaggio di tanti giovani Indignati. Il contesto culturale del 29 e 30 settembre u.s. ha escluso l’imprimatur di chi è meritorio di una “ Cittadinanza Onoraria Siciliana”. L’inverificabile si è verificato e, a detto dei giovani Crispianesi non sciuperanno quest’opportunità, anzi, suggeriscono di far cesellare una targa a perenne ricordo per la quarantennale gestione Cultura, meritoriamente condotta, aggiungiamo noi. Grazie agli organizzatori di questa “rivoluzione crispianese” che si attendeva da anni, per aver offerto la possibilità a esponenti culturali – Crispianesi e della provincia di Taranto – di potersi confrontare liberamente con le loro opere, dando vigore a una crescita a vantaggio dell’intera comunità.
Fonte: Francesco Santoro