Crispiano ha celebrato la “Giornata dedicata alla sicurezza sul lavoro” indetta dal Consiglio Comunale nel 2009, nel ricordo del ns. giovane concittadino William Cometa, vittima sul lavoro, deceduto il 5 marzo, all’età di 27 anni.
La giornata monotematica rivolta ai ragazzi delle scuole di Crispiano è iniziata con la proiezione del film-documentario “La Fabbrica dei Tedeschi” ed a seguire il convegno moderato da Cristina Maggi con gli interventi del delegato alla Cultura e Politiche del Lavoro di Crispiano Sergio Sisto, promotore della giornata.
Sono intervenuti il sindaco di Crispiano dott. Giuseppe Laddomada, il vice-presidente della Provincia di Taranto Costanzo Carrieri, il consigliere regionale avv. Francesco Laddomada e l’onorevole Antonio Boccuzzi, deputato del Partito Democratico ed unico sopravvissuto alla tragedia della Thyssenkrupp di Torino.
“L’iniziativa – ricorda Sergio Sisto – la proposi alla maggioranza, venne condivisa dall’intera Giunta Comunale e successivamente all’unanimità, dal Consiglio Comunale, per dare un forte segnale di vicinanza della nostra comunità a chi muore lavorando. La giornata simbolo, che spero rimarrà sempre nel futuro, vuol essere momento di riflessione, di informazione e di ricordo per tutto ciò che riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
L’onorevole Boccuzzi ha ricordato che ogni anno da nord a sud muoiono oltre 1000 persone per infortuni sul lavoro. In Italia, specialmente nel Mezzogiorno, questa è una piaga. Non è un prezzo inevitabile da pagare, come in qualsiasi altro grande Paese con milioni di occupati.
È inaccettabile che si muoia sul lavoro in un Paese moderno e avanzato sul piano civile, economico e morale.
Partecipare a quest’incontro, per Boccuzzi e conoscere e abbracciare i parenti di William,è stata una grande emozione e un onore. Anche nel suo ricordo si è augurato di riuscire nella missione di poter dare voce a chi ne ha sempre di meno, la voce della gente che suda e lavora per guadagnarsi da vivere.
È obiettivo condiviso dal mondo politico e parti sociali la tutela della salute dei lavoratori, in un contesto che obbliga a tener conto dei profondi mutamenti delle realtà produttive e delle forme contrattuali,oltre che dei cambiamenti demografici,della maggiore presenza delle donne sul mercato del lavoro e di nuovi rischi di tipo relazionale come le discriminazioni, le persecuzioni o il semplice ma non meno nocivo stress da lavoro.
“Dobbiamo unire le forze – ha concluso Boccuzzi – per non disperdere energie in un Paese distratto e soffocato da una grave crisi economica che potrebbe indurci a diventare indulgenti verso un meccanismo deleterio e pericoloso che vede progressivamente abbassarsi l’asticella dei diritti, il bisogno di lavoro è forte e il rischio di perderlo potrebbe portarci ad accettare condizioni incivili pur di lavorare e sopravvivere. Dobbiamo evitare questo perché nulla è per sempre e il diritto alla vita sul lavoro ce lo dobbiamo riconquistare ogni giorno”.
L’Addetto Stampa
Fonte: Michele Annese