Intervista pubblicata sul Quotidiano di Taranto del 4 marzo 2011
Il rapporto “Ecosistema scuola” di Legambiente, ricerca annuale sulla qualità delle strutture e dei servizi delle scuole, ha fornito l’occasione al capogruppo del Pdl Michelangelo Serio di fotografare la situazione sull’edilizia scolastica di Crispiano e di chiedersi quanto l’Amministrazione investa su politiche che guardino la sicurezza e la sostenibilità degli edifici. Dopo la sua indagine, il rappresentante dell’opposizione ha rilevato una situazione allarmante. Per saperne di più lo abbiamo intervistato.
– Cosa ha trovato di rilevante nel rapporto di Legambiente?
– Il rapporto, giunto all’XI edizione, pone Taranto al 67° posto della graduatoria nazionale delle province italiane. Se il 36% degli edifici scolastici italiani è in situazione di emergenza, con un patrimonio scolastico che diventa sempre più vetusto, è segno evidente che il problema ha una valenza nazionale, e non solo locale. La differenza, poi, tra Nord e Sud è sostanziale anche nell’investimento medio nella manutenzione, tanto ordinaria che straordinaria degli edifici scolastici, il che rileva un diverso approccio politico-amministrativo al problema, con più risorse nei bilanci stanziate al Nord rispetto al Sud.
– Quindi l’emergenza è comune un po’ a tutto il Sud?
– Sì, ma il Comune di Crispiano, forse, è il capofila nel Sud per non aver stanziato in questi anni nulla in bilancio per l’edilizia scolastica. Per non parlare del rischio ambientale costante determinato dalla presenza di amianto e radon, due materiali di costruzione largamente utilizzati negli edifici realizzati che oggi ospitano i nostri figli.
– Quale è la situazione a Crispiano ?
– C’è l’I.S.I.S.S. (Alberghiero e Tecnico-Commerciale), la cui competenza è della Provincia di Taranto, che vive l’annoso disagio della carenza strutturale di aule, tanto che per l’anno prossimo lo spettro dei doppi turni o della eliminazione di qualche corso appare una concreta possibilità, e qui una soluzione i nostri amministratori la devono pur proporre alla Provincia di Taranto. Poi ci sono gli edifici scolastici di competenza comunale che sono: le scuole materne “Rodari” e “Cacace”, le scuole elementari “Mancini” e “Giovanni XXIII”, la scuola media “Severi”. Fino a tutto il 2010, nessuno di questi edifici comunali era dotato di certificazione di agibilità. Nelle ultime settimane c’è stato un intervento di messa a norma della scuola elementare “Mancini”. Davvero troppo poco. Una situazione forse non conosciuta da tutti, che desta forte preoccupazione nell’opinione pubblica e, soprattutto, nei genitori che quotidianamente accompagnano i loro figli a scuola. Si fa un gran parlare di riqualificazione dell’edilizia scolastica, di sostenibilità e vivibilità anche formativa dei luoghi dove abitualmente i nostri figli trascorrono svariate ore al giorno per diversi anni, ma, in concreto, a Crispiano su questo capitolo non sono mai state riservate risorse finanziarie. Sono otto anni che Crispiano è retta dall’Amministrazione Laddomada, e non si scorge nessun intervento programmatico in ordine all’edilizia scolastica. Sarebbe bastato programmare un intervento all’anno verso ciascun edificio scolastico presente a Crispiano, per alzare il livello di vivibilità e sicurezza di tutti gli edifici scolastici, nessuno escluso. Sarà stato triste per i dirigenti scolastici aver preso coscienza che, in questi anni, le scelte dell’Amministrazione Laddomada, in termini di risorse stanziate, hanno sempre ignorato l’edilizia scolastica.
– Ci saranno stati altri interventi?
– E’ un dato di fatto che questa giunta di sinistra ha guardato sempre altrove, destinando le risorse presenti in bilancio in interventi che non hanno mai riguardato un aspetto di primaria importanza che tocca trasversalmente tutti i cittadini, come quello della scuola. Sullo stato dell’edilizia scolastica, se il sindaco ha brillato per la sua inerzia, anche l’assessore alla Pubblica Istruzione non ha fatto sentire la propria voce. Evidentemente ha fatto tesoro del proverbio “mal comune, mezzo gaudio”. E il pensiero corre all’assessore allo Sport che vive analoghi imbarazzi per un campo sportivo ancora con problemi di agibilità, o all’assessore all’Urbanistica che ancora oggi, dopo tanti anni di vane attese, lascia in dote alla cittadinanza un Teatro comunale ed una Biblioteca che non sono a norma. Va bene assicurare il regolare funzionamento di tali strutture cittadine, ma a condizione di darsi da fare prevedendo in concreto fondi e interventi volti a sanare le problematiche.
– Quali potrebbero essere le azioni concrete per far fronte alla situazione?
– Perché, ad esempio, non destinare una parte delle risorse comunali in interventi di edilizia scolastica vincolando gli organi preposti con un preciso atto di indirizzo del Consiglio comunale a riservare il 10% del bilancio annuale all’edilizia scolastica? È la proposta che mi accingo a presentare in Consiglio, rispetto ad un tirare a campare che non porta a nulla.
A. Crisante
Fonte: Il capogruppo del PDL – Michelangelo Serio