Non solo i parrocchiani della Chiesa di San Francesco, ma tutti i nostri concittadini devono sapere che mesi fa è stata avanzata una richiesta per realizzare in pieno centro cittadino, e precisamente in via Verdi, una struttura parrocchiale al servizio dell’intera comunità.
Una struttura funzionale alla parrocchia, fra cui un auditorium, alcune aule per la catechesi e polifunzionali, aperta a tutta la cittadinanza quale strumento di aggregazione e crescita per tutti quelli che ne volessero usufruire, che andrebbe a colmare un vuoto che oggi a Crispiano si avverte forte.
Bene, nonostante tale struttura sia stata già interamente finanziata con stanziamenti che sono già stati accantonati – si parla di oltre un milione di euro – e nessun costo a carico del Comune di Crispiano, quest’ultimo, invece di garantire il sollecito adempimento di tutte le procedure che portano all’inizio dei lavori, si inventa ostacoli vari riesumando contratti di permuta e delibere consiliari vecchie di decenni.
Svegliarsi dopo un torpore durato decenni e sostenere oggi, nel 2010, che le permute operate vent’anni prima fra il Comune e la Curia Arcivescovile non erano congrue, lamentando un presunto danno all’Ente comunale, che senso ha ?
Nessuno, come nessun senso può avere il tentativo – e qui siamo quasi alla deriva amministrativa – di reclamare un aggiustamento di quella permuta attraverso un nuovo trasferimento al Comune di alcuni ettari di terreno da parte della Chiesa.
Chi oggi vuole indossare i panni del paladino dei diritti dei cittadini crispianesi dov’era allora, non sedeva forse nei banchi del consiglio comunale ? E cosa ha fatto allora, quando questi provvedimenti venivano adottati in Consiglio Comunale ?
Ha forse impugnato quegli atti e quelle delibere? E se non lo ha fatto, se ne ricorda solo oggi, vent’anni dopo ?
Chiedere oggi una impossibile compensazione alla Curia Arcivescovile – che peraltro non è più titolata in quanto vi è un nuovo soggetto giuridico con il quale interloquire che è l’Ente per il Sostentamento per il Clero – attraverso la acquisizione di un’area di tre ettari, e sostenere che, in caso contrario, non se ne fa niente, significa porsi contro gli interessi della comunità crispianese.
Ed il rischio maggiore è che l’ostinazione, l’approssimazione e la miopia politico-amministrativa che fin qui si rileva su questa vicenda – se il sindaco Laddomada non si darà una mossa e la smetterà di perdere tempo con colloqui che non possono sortire nessun risultato – porterà per tutta la comunità di Crispiano alla perdita di quei finanziamenti che, invece di essere spesi a beneficio della nostra comunità, andranno altrove.
Così il nostro territorio, dove in questi ultimi dieci anni non si è insediata nessuna azienda, anzi più di qualcuna e anche di rilievo è andata via, oltre a non essere in grado di intercettare finanziamenti pubblici per la valorizzazione del territorio e la ristrutturazione di edifici scolastici (recentemente sono andati persi finanziamenti per centinaia di migliaia di euro per le piste ciclabili 400.000,00 e per la scuola Giovanni XXIII 334.000,00), rischia di perdere anche questo finanziamento a costo zero per le casse comunali.
Ma la nostra comunità può fare a meno di un messaggio educativo forte per noi stessi e per i nostri figli, con un sistema di valori che spesse volte viene messo in totale discussione ? Ma a Crispiano si ripetono preoccupanti episodi di intolleranza che coinvolgono tutti, grandi e piccini, nelle scuole come nelle vie e nelle piazze.
E allora ?
E allora facciamo in modo, attraverso un atteggiamento veramente responsabile e propositivo per il reale benessere della nostra comunità, di non indugiare oltremodo e che non sia una banale precisazione, una specificazione di carattere urbanistico ad impedire una siffatta realizzazione che potrà portare solo benefici a sostegno dei valori più veri e più sani che a Crispiano hanno da sempre trovato terreno fertile e che, oggi come allora, andrebbero riscoperti.
Sul tema il gruppo consiliare del Popolo della Libertà avanzerà un’interrogazione comunale urgente e si riserva tutta una serie di iniziative politiche a sostegno di una soluzione positiva di tale problematica.
Crispiano, 8 novembre 2010
Fonte: Michelangelo Serio – Capogruppo PDL