Una massiccia partecipazione di visitatori ha sancito il successo della Mostra Fotografica presso la Torre Mininni, che ha rappresentato un’occasione importante di vita culturale per la nostra comunità attraverso preziose testimonianze fotografiche di storia vissuta ed ha consentito ai nostri concittadini di vedere finalmente da vicino la Torre, anche se non aver potuto visitare gli ambienti interni alla Torre ha lasciato un po’ l’amaro in bocca.
Su tutti l’impegno, davvero significativo, da parte della Biblioteca Carlo Natale di Crispiano e di tutto il personale addetto, coordinato al meglio da una sapiente e accorta regia.
Nella serata conclusiva della citata Mostra Fotografica, al pubblico presente il Sindaco ha anticipato che sta facendo di tutto perché il Comune di Crispiano acquisti Torre Mininni.
E’ una dichiarazione questa che, a mio modo di vedere, va contro gli interessi del paese.
Intendiamoci, di per sé acquisire al Comune tutto il patrimonio immobiliare storico-artistico presente sul territorio sarebbe auspicabile e bellissimo, però a condizione di disporre delle risorse finanziarie per farlo.
Ma per acquistare questi manufatti, valorizzarli e renderli accessibili sono necessarie risorse che il Comune non ha. Poi, oltre all’esborso economico per l’acquisto in sé del manufatto, occorre prevedere la spesa di almeno un custode ed un giardiniere che provveda alla manutenzione ed al rilancio di un giardino oggi fatiscente che, per renderlo nelle attuali condizioni, ha richiesto un intervento massiccio di personale del Comune.
Curare il verde delle ville private, con qualche forzatura e per occasioni di particolare importanza ci può anche stare, ma a condizione che non venga trascurato il verde pubblico.
Invece a Crispiano il verde pubblico, a causa di una colpevole mancanza di manutenzione da alcuni mesi a questa parte, va alla deriva. Un esempio su tutti è il prato di via Gramsci.
Fino a gennaio c’era pure un assessore al verde pubblico, oggi non più; con un settore che annovera sempre meno addetti e che sconta, più di altri, il semestre di vacanza (da gennaio a luglio 2010) che il Sindaco ha concesso ad alcuni assessorati (Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Bilancio, Verde Pubblico) per via della nota crisi amministrativa.
Ma forse il Sindaco dimentica che il Comune di Crispiano, per una gestione poco oculata della spesa pubblica, non è nelle condizioni né di assumere un custode o un giardiniere ed ancor meno di contrarre mutui.
Come non è nelle condizioni di assicurare gli interventi strutturali ad un manufatto d’epoca che necessita di interventi urgenti e periodici per poterlo rendere accessibile ai visitatori, anche in termini di sicurezza.
Se questa dunque è la amara realtà delle cifre, sulle quali è davvero difficile dissentire, cosa spinge il Sindaco ad avventurarsi in prospettive d’acquisto di Torre Mininni ?
Forse vuole ancora aumentare le imposte ai cittadini di Crispiano ? Non bastano gli ultimi aumenti delle tasse comunali ? Ci inventeremo, domani, anche la tassa sulla Torre, come il Sindaco Laddomada voleva già fare agli inizi di quest’anno con la tassa di scopo per il ponte di via Magazzino ?
E con un PUG che già prevede un aumento eccessivo delle aree fabbricabili, con la conseguenza di dover portare e assicurare servizi (strade, fogna, marciapiedi, illuminazione, ecc.) che andranno a pesare sulle casse comunali per i quali sarà necessario contrarre mutui, come si può pensare di esporre l’Ente Comunale ad ulteriori spese ? Pensare a questo significa ipotecare le future risorse del paese per i prossimi anni e bloccarne lo sviluppo.
Si sa, sindaci e le giunte comunali passano, ma i danni fatti rimangono ed a piangerli sono sempre i cittadini. Per questo oggi occorre impedire in tutti i modi una spregiudicata gestione delle risorse finanziarie dell’Ente, perché non è in questo modo che si fanno gli interessi dei cittadini.
E se dunque l’acquisto di Torre Mininni si rivela un’operazione finanziaria molto azzardata e da evitare per un Comune che oggi, purtroppo, non è nelle condizioni di farsene carico, non si comprendono le ragioni di tanta insistenza. Perché dunque acquistare Torre Mininni, e non invece Torre Cacace che non viene mai nominata ? Perché non acquistare Torre Cacace che, ancor più di Torre Mininni, è il simbolo di Crispiano, acquisendo anche l’area circostante per farne un parco pubblico ? Forse perché Torre Mininni ha nel retro un’appetitosa area edificabile, e Torre Cacace no ? Il dubbio è legittimo.
Allora perchè questa maggioranza non dice a chiare lettere cosa vuole fare dell’area edificabile posta nel retro della Torre, sempre di proprietà Mininni, già destinata con un precedente vincolo ad edilizia popolare ?
Nell’attesa di queste risposte, non vorremmo che su un tema scottante come questo si fossero persi per strada alcuni storici avversari del Sindaco. Attendiamo sereni di riscontrare gli interventi che seguiranno in Consiglio comunale, confrontandoli con le snenotipie di qualche tempo fa, quando qualcuno pontificava, sbatteva le carte, alzava la voce e abbandonava l’aula. Se così non sarà più, amen. Si sa che a Crispiano la politica è un continuo divenire e gli esempi, anche illustri, non mancano.
Rimane da discutere l’interrogazione sui lavori effettuati presso la Torre con l’impiego di maestranze comunali e della Crispiano Servizi, con personale dunque distolto dai consueti servizi ed invece impiegato, per svariati giorni lavorativi, in una struttura privata e non pubblica, ed in totale assenza di qualsiasi ordine di servizio scritto. Come dire, tutto a voce e sulla parola, di chi ??? E’ un aspetto questo che merita più di un approfondimento. Così anche la sicurezza del personale impiegato a parole, viaggia non sulle carte, ma appesa ad un filo…di voce che, in caso di un malaugurato incidente…rischia di volare via. Un sistema inaccettabile e che va cambiato subito. Bella coerenza, caro consigliere Sisto. Tu ti batti con coraggio ed entusiasmo sul tema della sicurezza, facendo venire nel nostro paese l’ex Ministro del Lavoro Damiano, il Senatore Battafarano e fior di sindacalisti, per poi venire clamorosamente smentito, sul campo, proprio dal tuo Sindaco ! E’ questo il modello di tutela dei lavoratori che la giunta di sinistra assicura a Crispiano ? Dagli organi locali di partito, PD e PDCI, solito silenzio assordante, né si registrano interventi. E se la sistematica violazione che a Crispiano si pratica delle norme a tutela della sicurezza dei lavoratori, fosse rappresentata ai Segretari provinciali e nazionali PD e PDCI, oppure al governatore Vendola ? La tentazione di informarli è forte, perché queste cose devono venire fuori. E facciamo pure tornare a Crispiano la Carovana della Sicurezza, ma le prime bacchettate datevele da soli, voi che governate questo paese, calpestate i diritti dei lavoratori, e vi dichiarate pure di sinistra ! La Carovana, stavolta però, non ospitatela nel Teatro Comunale, perché anche quel posto non è a posto con la sicurezza. Vero ?
E’ proprio il caso di dire, è assai il danno.
Crispiano, 5 agosto 2010
Fonte: Il capogruppo del PDL Michelengelo Serio