Crisi amministrativa

A proposito di crisi amministrativa.
A quasi un mese dall’azzeramento della giunta da parte del Sindaco Laddomada, a Crispiano tutto tace, l’azione amministrativa è più ferma che mai, il paese soffre dei problemi che rimangono insoluti e si va avanti così, nella precarietà e nell’immobilismo, quasi nella rassegnazione.
A tutt’oggi non sono circolate note ufficiali, non è stata assunta alcuna iniziativa politica pubblica da parte dei partiti interessati (Pd e Comunisti Italiani), nè alcuna dichiarazione ufficiale in ordine a questa crisi interna, privando di fatto i nostri concittadini di conoscere il perché la crisi è esplosa, e farli così partecipi delle vicende politiche locali.
Vero è che questa crisi politico-amministrativa ha fatto amaramente capire che a Crispiano la cosa pubblica è divenuta una questione privata fra pochi notabili, e questo, in una democrazia moderna, è un dato inaccettabile.
Non è possibile tenere in scacco migliaia e migliaia di cittadini che attendono la soluzione dei tanti problemi che gravano su Crispiano, privandoli di una guida solida e, possibilmente non conflittuale, attese le risposte urgenti che il territorio pone.
È sconcertante rilevare come questa crisi politico-amministrativa oggi prescinde del tutto da un elemento fondamentale che, nel dibattito politico, si chiama democrazia.
Infatti, non vi è traccia di alcun dibattito interno o pubblico o commento o nota ufficiale che evidenzi un avvenuto confronto o scontro, magari su temi di interesse pubblico dai quali dipenda lo sviluppo del nostro territorio, che abbia determinato spaccature o divisioni. Niente di niente.
A parole ci si riempie la bocca con paroloni quali democrazia, partecipazione dei cittadini alla vita politica, dialogo, confronto.
Poi, nei fatti, si escludono clamorosamente i cittadini non spiegando il perché e il per come di una crisi !
E stiamo parlando di due partiti, PD e PDCI, che si definiscono “campioni” di democrazia ! Lo saranno probabilmente altrove, ma non a Crispiano, dove in tutti questi giorni, non c’è stata una sola nota ufficiale dei due partiti su questa crisi politica e amministrativa.
Cos’è, è forse l’imminenza delle elezioni regionali che spinge tutti alla massima cautela per il timore di creare imbarazzi ?
Ma i cittadini, tutti gli elettori, anche quelli del PD e PDCI, non hanno diritto di sapere ? Oppure devono solo votare a prescindere da tutto, solo come atto di fede ?
E poi ci chiediamo perché i cittadini si allontanano dalla politica. Non di sole primarie vive la democrazia…cari amici compagni.
E mentre i nostri amministratori continuano a litigare in attesa di rimettersi insieme, il dialogo tra i cittadini e gli amministratori continua ad essere inesistente. Il sindaco continua a ricevere solo il lunedì dalle 09 alle 11, quando c’è; le richieste scritte dei cittadini rimangono inevase per giorni e spesso non ottengono risposta; per le strade non c’è alcun tipo di intervento di manutenzione; per far funzionare un semaforo, con grave pericolo per la circolazione stradale, si attendono invano mesi e mesi, mentre sindaco e assessore stanno a guardare; le tasse sono al limite massimo, la criminalità aumenta, l’iniziativa degli amministratori a tutti i livelli è prossima allo zero, la cultura continua a reggersi solo sulla buona volontà e le iniziative degli addetti; sul turismo e la promozione del territorio, invece di trovare sintesi, impazzano le liti con il sindaco che spara a zero. E alle strette, gli amministratori invece di fare mea culpa, intonano il solito ritornello “no tengo dinero”, disattendendo di fatto un mandato amministrativo che è stato loro rinnovato solo meno di due anni fa.
Solo il PUG va avanti – si fa per dire – con tutti i suoi problemi e le insanabili contraddizioni strutturali, dove le logiche che si sono affermate non sono state proprio quelle della valorizzazione del territorio, buttando alle ortiche un’occasione irripetibile. E così il PUG “attraverserà” anche queste elezioni regionali, dopo aver attraversato le ultime provinciali e comunali, ma attenti, qualcuno ha pronta la mazza dietro la porta.
Vero è che mancano le idee, l’entusiasmo, la voglia del fare e lo spirito di servizio. E se mancano questi elementi le crisi si potranno anche comporre, ma i risultati rimarranno sterili e i problemi della gente irrisolti.
Ciò che i cittadini di Crispiano attendono è che presto abbia fine questa “muina” che dimostra solo uno strappo nella maggioranza, mentre i reali problemi del paese languono e si trascinano senza soluzione.
E se ci si accorge che non vi sono più le condizioni minime di governare il paese, si abbia l’onestà di andare a casa, rimettendo il mandato e dare nuovamente la parola ai cittadini che sono ormai stufi di questi giochi, delle tante promesse e dei pochi fatti.
Crispiano, 9 febbraio 2010
Il capogruppo consiliare PDL
Michelangelo Serio

Fonte: Capogruppo PDL – Michelangelo Serio