Ogni anno puntualmente arriva il concorso di poesie in vernacolo, “Il mio cuore, la mia terra, la mia vita”, organizzato dalla UIL-Puglia, in collaborazione con l’A.D.A.; sicuramente la competizione più importante per l’arcipelago di lingue pugliesi. E ogni anno il crispianese Michele Vinci riceve un premio o, come quest’anno, una menzione speciale. Quest’anno il titolo di merito è stato conquistato grazie alla poesia “A valésce de cartòne”. Un dolcissimo ritratto di uno scantinato, pieno di “cose da buttare”, tra cui una vecchia valigia. Ogni oggetto, seppur inutile e ormai inutilizzato, è sempre un pezzo di storia; ma quella valigia rievoca particolari ricordi legati al lavoro, all’immigrazione, alla sofferenza. Temi che oggi sono ancora attuali, per cui forse certe valigie, e certi ricordi, è meglio conservarli ancora con molta cura.