Crispiano si veste a festa per spegnere le sue prime 90 candeline. Risale infatti al 14 novembre del 1919 il raggiungimento dell’autonomia per la cittadina delle cento masserie. In quella data il re Vittorio Emanuele III firmò il Regio decreto n.2403, a cui ne seguì un altro, controfirmato da Benito Mussolini, per il riconoscimento dello stemma comunale bianco e celeste su cui campeggia Crispius, cavaliere romano, da cui, secondo alcuni studiosi, sarebbe derivato il nome della cittadina. Crispiano si appresta dunque a ricordare l’importante anniversario con una serie di appuntamenti. Si parte oggi, con i tornei di bocce e tennis presso i campi comunali, a cui seguirà, domani, il clou della festa. Alle 18 monsignor Benigno Papa, arcivescovo di Taranto, celebrerà la Messa presso la parrocchia della Madonna della Neve. Subito dopo sarà deposta una corona per commemorare tutti i fautori dell’autonomia. Alle 19, consiglio comunale straordinario, con la consegna del Premio Crispius all’ingegner Michele Vinci, insignito recentemente dal presidente Napolitano del Premio per l’innovazione. Seguirà una relazione di Franco Ippolito sul tema “Federalismo e autonomie locali”. I festeggiamenti riprenderanno sabato, alle ore 9, con una manifestazione a cui parteciperanno scuole ed associazioni, un intervento del sindaco Giuseppe Laddomada ed un concerto della banda municipale. Si chiuderà domenica. Alle 20, presso il cinema comunale, si esibirà il gruppo “Crispius folk”.
(Foto di _Giovanni Blasi_ )
Fonte: Paola Guarnieri