Mandala di sabbia – Antonella De Santis

Domenica 11 ottobre ha preso avvio l’Happy Hour Culturale presso il Carpe Diem Art Cafè di Crispiano, una felice combinazione di espressione artistiche diverse che si snoderanno lungo l’intero arco di mesi compreso tra ottobre 2009 e aprile 2010, promosso e organizzato dall’Associazione Culturale Adhara e dal Centro Culturale Valle d’Itria. S’incontreranno, appunto espressioni artistiche diverse, con l’esposizione di opere pittoriche o fotografiche di artisti e la presentazione di opere letterarie di scrittori vicini alle problematiche del Sud Italia.
La prima serata ha visto ospiti i mandala di sabbia dell’artista Antonella De Santis e il libro del tarantino Lorenzo La Porta, gia premiato nel concorso letterario Molinello di Firenze. La serata è stata introdotta da uno dei proprietari del Carpe Diem Art Cafe di Di Cesare Michele, il quale ha presentato l’iniziativa come l’occasione per incontrarsi intorno a temi di attualità attraverso il filtro del piacere artistico in un ambiente spesso sordo alle iniziative di un certo peso culturale ma che si spera possano smuovere la coscienza di una più profonda appropriazione delle risorse umane culturali del proprio territorio. Il Vice Presidente dell’Associazione Adhara Dott. Debora La Gioia ha presentato al numeroso pubblico l’artista Antonella De Santis (nella foto) descrivendone le opere come espressione di una sapienza antica e radicata nelle filosofie orientali: i suoi mandala di sabbia richiamano, nelle forme e nell’uso dei colori, l’importanza millenaria del riferimento al “centro” come punto di concentrazione e irradiazione di energia divina, ma anche di ricerca di sé e riflessione sull’inconscio, quale emerge dalle filosofie indiane e dell’Estremo Oriente. Il critico d’arte Prof. Modesto Accardo ha ribadito la nozione dell’arte come mondo in continua evoluzione, sottolineando il duplice aspetto di situazioni concentriche e di apertura dei Mandala. L’artista De Santis ha puntualizzato che la sua arte, nonostante ponga radici nella riflessione orientale, ben si sposa con simboli culturali tipicamente occidentali, come l’astronomia e l’ eliocentrismo, la visione del centro uterino, il richiamo alle danze popolari e ai girotondi di infantile memoria.
La dott.sa. Annalisa Mancino presidente del Centro Culturale della Valle d’Itria ha quindi presentato l’autore Lorenzo La Porta come una delle giovani promesse della letteratura e il suo libro “Le Parole della Pioggia”, un romanzo di formazione ambientato nella Taranto del dissesto finanziario, il cui protagonista è un giovane che “vuole farcela”, nonostante il generale immobilismo della generazione alla quale appartiene: un romanzo sicuramente di denuncia del vittimismo del Sud ma anche aperto alla possibilità di dar voce alle migliori spinte di rinnovamento presenti in una buona fetta della gioventù tarantina.
L’autore ha letto un brano del libro sottolineando come la critica al “sistema” costituito, al clima intimidatorio di una classe politica che si avvantaggia della povertà speculando sui bisogni della gente, passi attraverso il lavacro del rifiuto delle logiche del potere e della volontà di farcela, di inseguire i propri sogni senza dover ricorrere ai sotterfugi delle “raccomandazioni”. E’ questa la pioggia di cui si parla nel titolo, acqua che scarseggia, per la quale si è disposti a pagare di persona ma che tutto lava e pulisce rinnovando nel profondo le attese del Mezzogiorno Italiano.
La serata è proseguita con i molti interventi del pubblico e col darsi appuntamento a domenica prossima, 18 ottobre alle ore 18,30, con la fotografa Lorenza Mosca e l’autore Alfonso Casella con il libro “Cicoria”

Il Presidente dell’Associazione “Adhara”
Michele Di Cesare

Il Presidente del “Centro Culturale della Valle d’Itria”
Annalisa Mancino

Fonte: Annalisa Mancino