Ora più difficile il tavolo tecnico

Nel Consiglio Comunale di venerdì 5 dicembre, la Maggioranza ha di fatto affossato il “tavolo tecnico” che aveva promesso al comitato “Ora basta”.
Respingendo anche la mozione dell’Opposizione, che chiedeva la revoca della Delibera di indirizzo per la riorganizzazione del servizio di raccolta differenziata della Serveco, infatti, non si comprende a cosa servirà questo sempre promesso tavolo, se non a dare un contentino, finto e inutile, al movimento spontaneo che ha agitato le acque sulla Tari, visto che è già stato tutto definito.
Il tavolo tecnico sarà uno specchietto per le allodole e non servirà a nulla, perché nulla potrà cambiare, se non dopo aver rivisto quell’atto di indirizzo. Fra l’altro la minoranza aveva anticipato con una richiesta scritta al Segretario comunale e alla Maggioranza che quello era un pasticcio amministrativo, infatti essendo presenti nella delibera contenuti tecnico-economici, dovevano esserci obbligatoriamente i pareri degli Uffici competenti, che invece mancavano.
Durante il dibattito in Consiglio, nel momento in cui l’opposizione fa notare che nelle delibere all’o.d.g. del consiglio sono presenti errori grossolani e che le stesse proposte di delibera arrivano sul tavolo della consultazione il giorno prima del Consiglio, anche quando il regolamento prevede che nei consigli in seduta ordinaria, (come questo in cui si votava l’assestamento di bilancio), gli argomenti devono essere pronti 5 giorni prima del consiglio, la Maggioranza, molto nervosa, é passata alle offese (“se non capite… state in silenzio… invece di dire cretinate…”). E qui la politica non c’entra niente: é una questione di buona educazione che manca.
E come é ormai abitudine, i funzionari del Comune diventano il capro espiatorio dell’incapacità politica di condurre la cosa pubblica a Crispiano e dell’arroganza di chi pensa di avere un potere indiscusso (e guai chi disturba il manovratore).
E qualcuno é talmente “bravo” da non sapere addirittura nemmeno cosa può o non può fare un Consigliere comunale, tanto da affermare che i Consiglieri di minoranza non potrebbero avere nemmeno le copie delle delibere (“assolutamente”, ripeteva). Cosa che naturalmente non é assolutamente vera (art. 25 del regolamento comunale).
E questi sono i soggetti che ci amministrano.
Ma le offese più pesanti sono venute proprio dal Sindaco che é arrivato a insultare i Consiglieri di minoranza, definendoli manovrati. Proprio lui che, in campagna elettorale, aveva pubblicamente minacciato di querelare un cittadino che si era espresso sui suoi presunti manovratori.
Siamo “contenti” che, chi dovrebbe essere il Sindaco di tutti i cittadini, dia questo bell’esempio; ma soprattutto che in Consiglio non intervenga mai sul merito delle questioni, invece quando si tratta di offendere o di minacciare, é il primo a dire la sua.

Fonte: Gruppo consiliare PAESE FUTURO