“Nessuno è profeta in patria”, si legge nel Vangelo, e spesso ciascuno di noi ha avuto modo di sperimentare questo detto.
Ogni anno, in estate, come è tradizione da 11 anni, si vive a luglio la settimana del Carnevale estivo, accompagnata da “sagre” della bombetta, del fegatino, della focaccia e del gelato; prodotti che si acquistano dalle locali rosticcerie e esercizi commerciali segnalati con “Il Brigantino”, maschera del carnevale crispianese.
Per tre serate (domenica 12, giovedì 16 e stasera 18 luglio) i crispianesi e i cittadini dei paesi vicini hanno ammirato i gruppi mascherati provenienti da Viareggio, Venezia, Catania, Putignano, Massafra che hanno sfilato per i corsi principali del paese, sfoggiando abiti di pregevole fattura, originali costumi, frutto di esperta professionalità sartoriale, e di una fantasia altrettanto elevata; gruppi che hanno conquistato le migliaia di visitatori che stipati lungo i marciapiedi, applaudivano con entusiasmo al loro passaggio.
Ma a sfilare per le vie del paese, insieme ai gruppi ormai di fama internazionale, ci sono stati anche circa 300 crispianesi, distribuiti in diversi gruppi, centinaia quindi di famiglie locali che per l’occorrenza, muniti di ago e filo, hanno sapientemente realizzato dei costumi che negli anni (facendo tesoro certamente delle straordinarie bellezze dei costumi dei gruppi famosi), sono diventati sempre più ricchi ed elaborati.
I soci della Pro Loco, presieduta da 25 anni da Egidio Ippolito, hanno allestito il gruppo “Fantasia bianca e il re del divertimento”, con costumi realizzati da alcune socie, a cui l’esperienza sartoriale ha consentito la realizzazione di abiti degni di una sana competizione con i gruppi più noti.
Poi si è registrata la partecipazione di due gruppi organizzati da giovani animatori dell’oratorio Giovanni Paolo II, del quartiere S.Maria Goretti, sotto l’esperta guida di Concetta Vitale, che ne ha curato la coreografia. A uno dei gruppi (Tutti Frutti), hanno partecipato 80 ragazzini che hanno frequentato il laboratorio di creatività dell’Oratorio, dotati di artistici e appariscenti copricapo a forma di cestino ricolmi di frutta di stagione, realizzati in gommapiuma vivacemente colorati; il tutto allestito da giovani collaboratori dell’Oratorio e da esperti di tecniche operative.
L’altro gruppo, (Disco ’70), a cui hanno partecipato un’ottantina di giovani del paese, ha voluto ricreare l’atmosfera chiassosa delle discoteche degli anni ’70, con salopette in licra laminata completate da parrucche viole per le donne e nere per gli uomini.
Un terzo gruppo che ha partecipato alla sfilata ha coinvolto oltre 40 giovani, un gruppo di famiglie amiche, “Chidde de nanz’ a chiese”, che hanno rappresentato i dodici mesi dell’anno: “Che tempo farà questo mese qua??”. Questo il tema del gruppo, nel quale dodici ragazze hanno indossato costumi realizzati dalle mani delle socie, esperte in lavoro di cucito: sontuose vesti di raso di vario colore con caratteristici copricapo ed eleganti maschere sul viso; hanno fatto da completamento applicazioni artistiche di alta fattura, realizzate in polistirolo e spugna decorati con “brillantina” colorata, per simboleggiare i prodotti della terra e le caratteristiche stagionali, culturali e tradizionali dei mesi dell’anno.
Hanno preceduto la sfilata dei mesi i “piccoli” del gruppo, in una simpatica coreografia: le nuvole nel cielo, le gocce di pioggia, i sette colori dell’arcobaleno. Un lavoro di equipe in cui ciascuno ha dato il suo contributo, sotto l’attenta regia di Vito De Benedettis, che ha realizzato le applicazioni e a cui va il merito della fantasia delle idee, ogni anno sempre più originali.
Sono gruppi in concorso, anche se andrebbe eliminata l’idea della competizione e introdotta l’idea della partecipazione con contributo ugualmente distribuito, quale riconoscimento ai giovani di Crispiano che con entusiasmo, impegno, passione, da parte loro e delle famiglie, realizzano da ormai undici anni abiti sempre più elaborati, ma soprattutto perché in questo carnevale estivo crispianese loro ci sono, Crispiano c’è, con la sua voglia di divertirsi e con la serietà di chi vuol fare bella figura per strappare un applauso e un sorriso ai crispianesi, che al passaggio dei giovani possano dire “ecco, sfilano i nostri”.
Fonte: Silvia Laddomada