Cinquanta mesi dopo la sua nascita, il Consorzio di sviluppo territoriale Le Caselle, formato da quindici aziende locali, poserà la prima pietra del suo futuro Polo integrato di sviluppo.
Venerdì 9 gennaio alle 12,00 monsignor Benigno Papa, arcivescovo di Taranto, benedirà il sito dove opereranno le ditte del Consorzio, due chilometri e mezzo fuori dall’ingresso di Crispiano, lungo la strada che conduce al bivio che immette sulla superstrada dei Trulli.
All’incontro di stamane, che si dovrebbe svolgere all’aperto, tempo permettendo, sono stati invitati il prefetto di Taranto, l’assessore regionale Barbanente (certa la sua assenza per precedenti impegni) il presidente della Provincia, il presidente di Confindustria Taranto, l’intero Consiglio comunale crispianese, le istituzioni scolastiche e militari, le organizzazioni ecclesiali, di categoria e del terzo settore della provincia di Taranto.
Parte così il conto alla rovescia per l’apertura dei battenti entro la fine del prossimo anno, 2010.
Con questo atto simbolico, si è concluso vittoriosamente per il Consorzio un lunghissimo braccio di ferro con la burocrazia crispianese. Ancora da quantificare i danni subiti da Le Caselle: i preventivi di costruzione dei capannoni, del centro direzionale, del sistema di depurazione ecologica, e delle altre opere di urbanizzazione, datati tre anni orsono, dovranno essere aggiornati con aggravio di costo per le imprese coinvolte nel progetto. Molti dei lavori saranno comunque compiuti in economia, sfruttando le maestranze delle rispettive aziende, dando vita così ad una forma di autofinanziamento interna al gruppo di imprese.
Negli oltre diciassette ettari di terreno si sposteranno fabbriche e attività commerciali già esistenti da tempo tra Crispiano e Statte. Questo nuovo Polo di insediamento potrà considerarsi a buon diritto come la seconda area industriale di Crispiano. La prima, esistente da circa venti anni, ma ancora incompiuta dal punto di vista dell’urbanizzazione dell’area, è situata in contrada Lezza, lungo la strada che da Crispiano porta a Statte e Massafra.
Fonte: Cataldo Zappulla