Ha scelto i locali della sua scuola, la “MANCINI” di Crispiano, Marisa TAGARIELLO per la presentazione del suo libro “DIALETTANDO IN CRISPIANESE fra i banchi della scuola Mancini”, che vede come coautori appunto i suoi alunni.
Un’opera venuta alla luce lungo i quasi trent’anni di carriera scolastica che ha visto la maestra Marisa tirare su generazioni di bambini e bambine divenuti, alcuni, già adulti e altri pian piano si affacciano alla vita mettendo a frutto le proprie qualità. Come Gabriella PERRINI, perfetta illustratrice dell’ambiente e dei personaggi che abitano le poesie del testo e la bravissima Miriam FARINA, che con il melodioso suono dell’arpa ha conferito alla serata un tocco di particolare suggestione.
L’iniziativa è stata presentata dalla Preside, dott.ssa Anna SGOBBIO che ha ringraziato la sua ex collega per questo lavoro che costituisce una documentazione locale. “Non esiste a tutt’oggi un modo di scrivere in crispianese- ha detto la Dirigente scolastica- ma esiste un percorso di ricerca attuato da un gruppo di lavoro istituito presso la Biblioteca civica perché questa lingua sia conservata e tramandata.. perché quando una lingua non viene parlata muore, e noi desideriamo che sopravviva in quanto costituisce l’identità della nostra comunità”.
A testimoniare l’importanza di una simile operazione per Crispiano, gli Assessori Maurizio CONSERVA e Giampiero RICCI, hanno ribadito quanto valorizzare il dialetto sia importante in un momento storico in cui le tradizioni vanno perdendosi e hanno confermato l’impegno dell’amministrazione in questo campo.
Presentatore ufficiale del testo il prof. Massimo ROMANDINI, già Dirigente scolastico del MANCINI, che con il suo eloquio sapiente e raffinato, ha saputo disegnare con le parole il testo, facendo pregustare a ciascuno il piacere della lettura dei versi dialettali.
“ Un’operazione saggia e dovuta, con l’intento di trasmettere ai bambini il desiderio di tramandare questa lingua. Un libro scritto dai ragazzi di Marisa – ha continuato il Preside Romandini – maestra esibitasi per tanti anni sul palcoscenico della MANCINI con l’impegno costante di chi vive la scuola come prolungamento della sua casa. Professionista esemplare, persona umana, capace di vedere gli aspetti positivi anche delle realtà più difficili, e personalità spiccata. Produrre dialetto è fare di tutto per costruire la lingua, per modellarla…Un libro che contiene, sotto le parole una testimonianza di vita ed una umanità costante che nasce con l’intento di offrire un servizio alla comunità crispianese”. E nelle poesie del testo palpita, infatti, la vita di un paese, Crispiano, in cui la piazza ,’u tagghià, il vento, diventano protagonisti di aneddoti e storie in cui ciascuno, almeno in parte, può ritrovarsi.
Le poesie sono state declamate da ex alunni,da colleghe, da Michele VINCI, cultore anch’egli della tradizione dialettale, e dagli Assessori Conserva e Ricci, anch’egli ex allievo.
Infine, l’invito dell’autrice ai nonni affinché continuino a trasmettere la conoscenza ed il fascino del dialetto crispianese alle nuove generazioni, tramite il racconto di quelle storie di vita che catturano sempre la curiosità dei bambini e rimangono nella memoria, anche da grandi.
Fonte: Tina Lacatena