Telethon 2008

Continua la gara di solidarietà per Telethon 2008, organizzata dall’associazione U.i.l.d.m. sezione distaccata di Crispiano, con il contributo dell’Amministrazione Comunale –Assessorato alla Cultura, delle scuole, delle associazioni e di cittadini volontari.
I prossimi appuntamento per la gara di solidarietà sono: la “Casa Telethon” sabato 13 e domenica 14, con raccolta di fondi in piazza Madonna della Neve a cura della Uldim; la stessa domenica presso il Centro Sportivo “Giovanni Paolo II” si svolgerà il 1° Torneo di calcetto pro-Telethon, a cura dei giovani dell’oratorio S. Maria Goretti; alle 20.00 al teatro comunale “Memorial Ermanno Agrini”, spettacolo si musica e di arte varia, realizzato e presentato da Renato Valente, con la partecipazione dell’Albatros Sporting Club.
Martedì 16 alle ore 9.30, nel piazzale antistante la Chiesa Vecchia, pettolata a cura degli Istituti I.s.i.s.s. e I.p.s.s.a.r e I.t.c. di Crispiano.
Mercoledì 17 alle ore 16.00, al teatro comunale, “Natale in allegria” della Scuola dell’Infanzia Paritaria “Sacra Famiglia – Figlie di Sant’Anna”; giovedì 18 alle ore 18.00, sempre al teatro comunale, recita a cura del Circolo Didattico “Pasquale Mancini” e venerdì 19, nello stesso teatro, serata conclusiva con “Un mondo diritto” della Scuola dell’Infanzia “Giovanni XXIII” (ore 17.00); “La rondine dell’anima” delle V classi della scuola Giovanni XXIII (ore 18.00) e “I canti della solidarietà” delle IV classi della medesima scuola (ore 19.00).
Per Telethon 2008, è stato chiesto a Eugenia Romanelli di intervistare personaggi famosi quali Renzo Arbore, Nancy Brilli, Luca Carboni, Teresa De Sio, Marzio Honorato, Paola Turci e Marcello Lippi, che si sono trovati di fronte ad un compito tanto difficile, quanto stimolante.
“Accanto alla sfida più importante, quella per la vita, che Telethon combatte ogni giorno con la sua ricerca sulle malattie genetiche, ci sono altri mille possibili significati da dare a questa parola. Nel testo pubblicato dalla “Giunti – Progetti Educativi”, ne sono stati raccontati alcuni attraverso i ricordi, le riflessioni e le testimonianze di personaggi noti, che hanno generosamente accettato di svelare parti di sé e della propria vita a volte mai raccontate: le loro personali battaglie, dalle più semplici alle più complesse, ma anche paure, desideri, aspettative, competizioni, dolori, soddisfazioni, frustrazioni. E’ emerso un mondo ricco e pieno di sfumature: Renzo Arbore e Nancy Brilli ci definiscono maniaci della sfida, per Paola Turci e Luca Carboni si tratta di un’opportunità d’amore, Teresa De Sio la vive come occasione di confronto principalmente con se stessa mentre Marzio Honorato quasi la disconosce. È interessante notare che in tutte le testimonianze compaiono alcune immagini ricorrenti e tematiche condivise. Mi riferisco in particolare ai rapporti tra sfida ed eros, sfida e aggressività, sfida ed evoluzione. Quasi tutti hanno parlato della sfida intendendola come “prova di vita” piuttosto che come gara con qualcuno, lotta contro qualcosa: un movente per migliorare se stessi invece che un’esperienza di relazione”.
“Io credo – scrive la Romanelli – che la sfida comprenda un doppio aspetto, personale e relazionale. Credo che sfidare se stessi, gli altri o qualcosa siano esperienze emotivamente molto diverse. Che si tratti di una pulsione sia naturale sia ambivalente e che quindi comprenda aspetti contraddittori: aggressività, competizione, orgoglio, invidia, gelosia come pure desiderio di crescere, amore per la conoscenza, curiosità, vitalità. Penso che quando il senso di sfida si trasforma da sensazione in emozione e poi in sentimento, acquista cioè gli aspetti etici e di responsabilità tipici del comportamento coerente, siamo di fronte a una possibilità di miglioramento personale, relazionale e “politico”. Quando cioè la sfida è un confronto onesto con se stessi, una competizione leale con qualcun altro o un’attività di ricerca disinteressata, la nostra vita privata, la convivenza sociale e tra culture e la prospettiva evolutiva globale diventano, da ipotesi, possibilità”.

Fonte: Michele Annese